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Suicidio assistito, il documento sarà presentato a Palermo l’8 novembre
Il documento si propone come «risposta utile e concreta» dal punto di vista etico e giuridico in grado di fornire indicazioni operative alle strutture potenzialmente coinvolte nel processo di valutazione delle richieste di cosiddetto «suicidio medicalmente assistito»
Sarà presentato a Palermo per la prima volta in Italia il documento sulla richiesta di aiuto medico a morire: raccomandazioni sul ruolo dei comitati etici e delle strutture pubbliche del servizio sanitario nazionale. L’incontro si svolgerà l’8 novembre alle ore 9,30 presso la sala delle capriate del complesso monumentale dello Steri.
Il documento si propone come «risposta utile e concreta» dal punto di vista etico e giuridico in grado di fornire indicazioni operative alle strutture potenzialmente coinvolte nel processo di valutazione delle richieste di cosiddetto «suicidio medicalmente assistito» e mira a valorizzare il ruolo sostanziale dei comitati etici all’interno delle strutture pubbliche, rispetto alla «tutela dei diritti e dei valori della persona», con riguardo alla situazione di particolare vulnerabilità in cui questa si trovi.
In Italia le richieste di accesso alle procedure di suicidio medicalmente assistito sono in costante crescita. Secondo i dati forniti dall’associazione Luca Coscioni, attualmente in Sicilia le richieste di informazioni di primo contatto su come avere accesso a questa procedura sono oltre 130. Ad oggi tuttavia permangono alcune incertezze rispetto ai risvolti attuativi delle procedure di valutazione e attuazione delle richieste regolamentate dalla sentenza della Corte costituzionale, che attribuisce ruoli e funzioni ai comitati etici e alle strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale.
La presentazione del documento è organizzata dall’Osservatorio Persona e Autodeterminazione in Medicina e dal Centro Interdipartimentale di Ricerca Coscienza dell’Università degli Studi di Palermo. Secondo la professoressa di Bioetica Lucia Craxì, coordinatrice dell’Osservatorio, «questo evento rappresenta un’opportunità per valorizzare la tutela dei diritti delle persone e diffondere gli strumenti necessari per attuare concretamente quanto previsto dalle sentenze della Corte Costituzionale in materia di assistenza medica al morire».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA