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L'allerta

Spagna, vari focolai di febbre emorragica epizootica nei bovini

La malattia sta scuotendo la metà settentrionale della penisola iberica

Di Redazione |

Decine di focolai e oltre mezzo migliaio di vacche infette da febbre emorragica epizootica (Ehd) che colpisce anche i cervi. La malattia sta scuotendo la metà settentrionale della penisola iberica, rilevata in allevamenti in Castilla y Leon, Galizia, Paese Basco, Cantabria, La Rioja e Catalogna, secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero di Agricoltura, pesca e alimentazione. Lunedì la Cantabria, uno dei territori più colpiti, ha confermato 85 animali infetti dei quali 19 sono morti. Nella penisola iberica tutti gli allevamenti sono in allerta per intercettare tempestivamente i sintomi e segnalarli alle autorità veterinarie per evitare la diffusione, riferisce la tv pubblica Tve.La Ehd è una malattia che colpisce i ruminanti selvatici, in particolare i cervi, e i bovini e piccoli ruminanti, con un virus trasmesso fra animali attraverso punture di insetti succhiatori di sangue, del genere Culicoides. La malattia non è trasmissibile all’uomo, ha un tasso di mortalità relativamente basso, ma costituisce una minaccia perché al momento non è ancora largamente diffuso un vaccino. E’ regolamentata a livello europeo e i Paesi colpiti hanno l’obbligo di stabilire misure di sorveglianza per monitorare l’evoluzione dell’infezione.Dopo circa tre anni di diffusione di focolai in Spagna, agli inizi di luglio, il gruppo farmaceutico Zendal è stato autorizzato dall’Agenzia Spagnola del Farmaco e dei prodotti sanitari (Aemps) a produrre e commercializzare un vaccino per prevenire l’Ehd. E gli allevamenti stanno già cominciando a ricevere le dosi. Anche se, secondo quanto denunciano alcuni allevatori della Cantabria ripresi daTve, il vaccino «arriva tardi e male».

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