Sale la tensione nel conflitto tra Russia e Ucraina. Le forze russe sono riuscite a sfondare e a prendere piede a Ocheretiny nella zona di Avdiivka, in Donetsk, le difese ucraine hanno schierato le riserve per
stabilizzare la situazione. Lo ha riferito in tv il portavoce del comando militare “Khortytsia” Nazar Voloshyn citato da Rbc-Ukraine. «La situazione è tale che il nemico è riuscito a sfondare in questo insediamento. Una parte, sotto controllo nemico, è sotto il nostro controllo di fuoco. Stiamo adottando misure per scacciarli da lì. Sono in corso pesanti combattimenti, le Forze armate ucraine stanno controllando la
situazione», ha dichiarato Voloshyn.
L’escalation preoccupa i leader europei e il presidente francese è tornato a mettere in guardia la Russia: in caso di sfondamento del fronte, l’invio di truppe di terra occidentali non è da escludere. Dalle pagine di The Economist, Emmanuel Macron torna su un concetto espresso a febbraio e che allora aveva fatto molto discutere.
«Se i russi dovessero andare a sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina – cosa che oggi non è il caso – dovremmo legittimamente porci il problema», ha affermato. «Escluderla a priori, non equivale a trarre le conclusioni degli ultimi due anni», ha aggiunto, alludendo al primo rifiuto dei paesi della Nato di inviare carri armati e aerei, e al successivo ripensamento.
«L’Italia ha una posizione equilibrata» rispetto al conflitto tra Russia e Ucraina. E «pur sostenendo il diritto dell’Ucraina a rimanere un Paese libero, l’Italia non è in guerra con la Russia e mai invieremo militari italiani» ha invece dichiarato dal canto suo il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.