Affittare una casa affinché all’interno di essa si eserciti il meretricio può costituire reato. Per la precisione, il locatore risponde di favoreggiamento della prostituzione ogni volta che non si limita a dare in affitto la casa, ma si adopera per facilitare l’attività delle prostitute. Secondo la Corte di Cassazione , il proprietario che affitta la casa ad alcune prostitute e provvede a sistemare l’immobile in modo tale che ciascuna di esse possa avere la giusta privacy per ricevere i propri clienti, commette il reato di favoreggiamento della prostituzione.
Affittare una casa è sfruttamento della prostituzione se dalla locazione il proprietario trae un guadagno economico per sé. È il caso del locatore che, ben consapevole dell’attività di meretricio che verrà svolta nell’appartamento, decide di affittarla a un prezzo esorbitante o, comunque, superiore a quello di mercato.
In pratica: se il proprietario trae un vantaggio economico dalla locazione, allora si avrà il delitto di sfruttamento della prostituzione; se, invece, il locatore si limita ad agevolare il meretricio, allora si avrà favoreggiamento. Per incorrere nel reato è necessario andare oltre la semplice locazione a prezzo di mercato, come ad esempio il procacciamento dei clienti, la fissazione degli appuntamenti, la ricezione dei clienti, la fornitura di profilattici, la predisposizione di inserzioni pubblicitarie.