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Polemiche fondi per il Ponte, Musumeci: «Giusto che le Regioni partecipino»

Salvini: «Collaboreranno a non più del 15%». Salini: «Noi ci crediamo»

Di Redazione |

«Non intendo entrare nella polemica. Per la Sicilia il ponte sullo Stretto è un’infrastruttura assolutamente necessaria e prioritaria se accompagnata alla modernizzazione di altre infrastrutture strategiche come quelle viarie e ferroviarie. Credo si tratta di due punti di vista diversi, è giusto che le due Regioni partecipino alla realizzazione del ponte ma è anche giusto che lo Stato dia il suo contributo, senza nulla togliere alle legittime attese dei territori. Il problema è anche in funzione degli obiettivi che ogni regione intende raggiungere».

L’ha detto ieri il ministro per le Politiche del mare, Nello Musumeci, a margine della festa di Atreju, a chi gli ha chiesto un commento sulle polemiche sui fondi per la realizzazione del ponte sullo Stretto, sollevate dalla posizione della Regione Siciliana, contraria alla compartecipazione di 1,3 miliardi da parte dell’Isola.

Posizione non condivisa dal presidente dell’altra regione interessata, la Calabria, Roberto Occhiuto, il quale si è premurato di fare il “pompiere”. «La polemica tra Schifani e Salvini è stata un equivoco, la Sicilia voleva mettere 1 miliardo, il Governo ne chiede 1,3. Presto si chiariranno», ha detto in un’intervista al Corriere della Sera, nella quale ha rivelato come nelle intenzioni «del presidente Schifani, più convinto di me sulla realizzazione del Ponte, c’è l’idea di cofinanziare l’opera attingendo ai Fondi di Coesione. E Salvini questo lo sa, perché ne abbiamo parlato otto mesi fa».Occhiuto è stato attaccato pesantemente dal Pd calabrese «queste risorse – hanno dichiarato i Dem – dovrebbero servire a rimuovere gli squilibri economici e sociali del nostro territorio rispetto al resto dell’Italia. Occhiuto si rende, invece, complice del delirio politico del ministro Matteo Salvini, a differenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha finora mostrato di avere la schiena dritta, difendendo i siciliani».«I calabresi – ha risposto Occhiuto – devono stare sicPouri che alla Calabria non sarà tolto un euro. Ai 300 milioni che “devolveremo” per il Ponte, arriveranno tanti altri miliardi che serviranno per finanziare altre infrastrutture, come la statale 106 e l’Alta velocità».

Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini sulla questione del contributo degli enti locali ha precisato ieri che «ci sarà una marginale collaborazione delle regioni, non più del 15%, una cifra che mi sembra ragionevole».Intanto Pietro Salini, ad di WeBuild (la multinazionale che lo dovrebbe costruire ndr), a margine della presentazione delle nuove tratte di Autostrada Pedemontana Lombarda ha parlato del Ponte sullo Stretto come di «un progetto per l’Italia, per gli italiani. È lavoro, ed è un importante sistema di collegamento per una parte importante del Paese. Per noi è un progetto d’interesse, ovviamente sta alla politica decidere come e quando farlo. In Calabria e in Sicilia stiamo aprendo delle scuole di formazione per formare i tecnici che realizzeranno i cantieri ferroviari già aperti e in previsione della realizzazione del ponte. Quindi ci crediamo».

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