Sport
Pesi: domani al teatro Margherita di Caltanissetta, una grande festa per celebrare i 20 anni di presidenza di Antonio Urso
Sul palco nelle vesti di musicista il grande dirigente nisseno che chiude un ciclo che l'ha visto grande protagonista
Una vita per lo sport, una vita per il sollevamento pesi. Antonio Urso, nisseno, dopo vent‘anni di presidenza, ha lasciato il vertice della Fipe, alla fine di un ciclo che l’ha visto protagonista di tante battaglie dalla lotta al doping ai tanti mali che in passato hanno bloccato la crescita di questa disciplina. Il dirigente nisseno, che da due anni è anche Segretario Generale della Federazione Internazionale, è stato festeggiato dalla Fipe ricevendo a Roma la medaglia d’oro della Federazione dalle mani del Segretario Generale Francesco Bonincontro.
Una giornata che ha emozionato non poco Antonio Urso, alla presenza di tutto il mondo federale a cominciare dai campioni olimpici di Parigi, i due bronzi, il trapanese Nino Pizzolato nell’Olimpica e Donato Telesca nella Paralimpica, e poi tutto il movimento della pesistica italiana, che si conferma non solo costantemente in crescita ma anche compatto e unito anche grazie al lavoro svolto in tutti questi anni dal presidentissimo nisseno.
E domani dalla sua Caltanissetta una festa speciale per questo personaggio dello sport italiano che ha scritto pagine di storia nel campo del sollevamento internazionale. “Alle 21 – ci dice emozionato Antonio Urso che è anche un musicista di grande pregio – al Teatro Margherita di Caltanissetta terrò un concerto celebrativo per i miei 20 anni di presidenza alla Federazione Pesistica nella città dove tutto è cominciato“.
“Sono fiero e felice che ci siamo emozionati – aveva sottolineato Antonio Urso in occasione della festa di Roma per i suoi 20 anni di presidenza –il che vuol dire che in questa Federazione c’è umanità, il senso dell’altro e dello stare insieme è un valore che la Fipe ha sposato e vuole continuare ad avere. In questa Federazione ci preoccupiamo di atleti, della loro gestione, dirigenti; questo è accaduto in vent’anni e se dopo tutto questo ci emozioniamo ancora vuol dire che qualcosa ha funzionato. Questo non è un momento di saluti, non mi appartiene, anche perché quando una cosa comincia è certo che finisce. Quello che mi interessa è incontrare persone, perché è così che si aprono mondi, si dischiudono orizzonti di senso e in questi vent’anni ho incontrato tante persone meravigliose e costruito tanto, insieme a loro”.
“Tutto quello che facciamo nella vita dobbiamo farla col cuore –le parole di Nino Pizzolato –quando ci alleniamo, quando gareggiamo e quando parliamo. Solo così possiamo vincere. Oggi festeggiamo i successi in pedana ma soprattutto i vent’anni di Antonio Urso: è il giusto merito per una persona che ha rivoluzionato questa disciplina, per una segreteria, uno staff che ha sempre lavorato compatto. Da domani per ricominciare a vincere dobbiamo sudare altrimenti non è scontato che arrivi. Parlo al plurale perché da soli non si fa nulla: il lavoro di squadra è fondamentale anche in uno sport singolo come il nostro, dobbiamo affidarci a persone giuste e positive che creano una forza e una volontà sempre maggiore“.