il caso
Patti, cartone al posto del gesso: la Procura ha aperto una inchiesta
I pm vogliono capire se il caso del ragazzo con una frattura immobilizzata con mezzi di fortuna prefiguri reati
La Procura di Patti (Messina), come apprende l’Adnkronos, ha aperto un fascicolo conoscitivo di inchiesta sulla vicenda accaduta all’ospedale di patti dove i medici del ‘Barone Romeò hanno immobilizzato una gamba con frattura al perone usando un cartone da imballaggio, e non una stecca per l’ingressatura, perché in quel momento mancavano al Pronto soccorso. Per il momento si tratta di un cosiddetto modello 45, cioè quello in cui i pm inseriscono fatti che non sono ritenuti reato e che, di conseguenza, non prevedono persone indagate. Ma nei prossimi giorni potrebbe cambiare e i pm potrebbero indagare per omissioni di ufficio, al momento è solo una ipotesi.
L’infortunato è un trentenne che dopo un incidente si è recato con il padre al Pronto soccorso e dopo avere atteso dalle 18 all’una di notte, come racconta lo stesso, al momento di usare la stecca i medici hanno provveduto a prendere un cartone da imballaggio. E il padre ha pubblicato un posto su Facebook rivolgendosi al Presidente della Regione Renato Schifani. Che, appresa la vicenda, ha subito telefonato al padre del ragazzo infortunato chiedendo scusa.
E l’assessore alla Salute Giovanna Volo, dopo aver sentito i vertici dell’azienda sanitaria di Messina, ha avvertito gli uffici di «procedere con la massima urgenza a un intervento ispettivo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA