Non ci sarà il razionamento dell’acqua a Palermo. A dirlo è la società che gestisce il servizio idrico nel capoluogo, Amap. «In merito alle notizie circolate via social network relative al razionamento idrico – viene specificato in una nota- l’Amap smentisce che si tratti di una comunicazione ufficiale dell’azienda, così come incautamente riportato da un profilo privato». L’azienda si riferisce a una comunicazione attribuita ad Alessandro Di Martino, amministratore unico della società, nella quale si parlava di un inizio del razionamento a partire da lunedì 22 luglio. L’annuncio ha scatenato le ire del presidente della Regione Renato Schifani, che ha stigmatizzato «la decisione di procedere unilateralmente da parte di Amap». Una decisione che «rischia di aggravare la crisi idrica» per Schifani, che suggerisce al sindaco di Palermo Roberto Lagalla di valutare «l’ipotesi di procedere alla sostituzione dell’amministratore delegato dell’Azienda, tra l’altro già scaduto».
Sull’autenticità delle dichiarazioni tuttavia «Amap smentisce, inoltre, che il contenuto riportato nel sopra citato post corrisponda al vero e si riserva di adire le vie legali nei confronti di chi, in un momento così delicato quale quello determinato dall’emergenza idrica, diffonde con qualsivoglia mezzo di comunicazione notizie false creando ulteriori disagi alla cittadinanza di Palermo». Sulla vicenda parole dure anche da Salvo Cocina, a capo della Cabina di regia per l’emergenza idrica istituita dal presidente della Regione. Così il dirigente regionale, titolare anche della Protezione civile: «La decisione di Amap di avviare un piano di razionamento dell’acqua a Palermo sorprende per i tempi, il metodo e il merito seguiti. Una scelta non condivisa perché l’Azienda municipalizzata, anche nel corso dell’ultima riunione sull’emergenza idrica che si è tenuta la scorsa settimana a Palazzo d’Orleans, non ha comunicato questa determinazione. Eravamo in attesa di proposte chiare e precise che avremmo valutato attentamente e collegialmente in Cabina di regia».
Già da due settimane era stata convocata, per oggi, una riunione sulle riserve di acqua dei quattro invasi che servono Palermo «e quindi la decisione di Amap appare come una deresponsabilizzazione», prosegue il dirigente. E proprio alla riunione di questa mattina, prosegue Cocina, «i tecnici di Amap hanno parlato di misure di interruzione programmata dell’erogazione idrica a Palermo». Cosa accadrà quindi è ancora tutto da vedere. «Ogni notizia relativa a variazioni sulle attuali modalità di espletamento del servizio di erogazione idrica a Palermo sarà fornita da Amap agli utenti attraverso canali ufficiali e nei tempi più opportuni», conclude la nota dell’azienda.