Sequestrati oltre 10,8 milioni di euro (e non 18 come appreso in un primo momento) a Marcello Dell’Utri: il provvedimento è stato disposto dal gip di Firenze dalla procura distrettuale antimafia di Firenze. Dell’Utri, secondo l’accusa, in quanto condannato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, avrebbe dovuto comunicare secondo la la legge Rognoni Latorre, le variazioni del reddito per un ammontare di oltre 42 milioni e mezzo. Ma non lo avrebbe fatto, da qui il sequestro preventivo.
Dell’Utri dovrebbe aver ricevuto recentemente un lascito da 30 milioni che Silvio Berlusconi aveva previsto nel testamento per l’amico di una vita. Tra i due c’era un rapporto indissolubile nato a Milano, dove Dell’Utri, palermitano, fresco di maturità classica, negli anni ’60 si era trasferito per studiare Giurisprudenza.
La notizia del sequestro milionario disposto nei confronti di Marcello Dell’Utri è stata data, con una nota, dalla procura di Firenze: la misura cautelare reale, si spiega, «si inserisce nel quadro di procedimento penale oggetto di un più ampio coordinamento investigativo, portato avanti, in ambito nazionale, dalla Direzione nazionale Antimafia, finalizzato all’individuazione dei mandanti esterni delle stragi continentali del 1993-1994». Procedimento nel corso del quale «sono stati condotti vari accertamenti concernenti i flussi finanziari che hanno riguardato Marcello Dell ‘Utri dal 2014 ad oggi».
«In particolare, la misura cautelare reale – si spiega nella nota – è stata richiesta ed ottenuta» poiché, «l’indagato, con più azioni e omissioni, in tempi diversi, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, pur essendovi tenuto» ometteva «di comunicare,’ entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali indicate nell’art. 30 della medesima normativa per un ammontare complessivo di 42.679.200 euro».
«Con il provvedimento – si spiega – è stato disposto il sequestro preventivo in forma diretta, sino alla concorrenza della somma di l0.840.451,72 euro, riconducibile a Marcello Dell’Utri nonché, per la quota parte di 8.250.000,00 euro della somma complessivamente suindicata, anche indirettamente riconducibile al predetto, per il tramite di Miranda Anna Ratti», moglie di Dell’Utri, «ovvero per equivalente sui beni nella disponibilità diretta e indiretta di Marcello Dell’Utri nelle modalità e quote sopra indicate».