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L'inchiesta

Mafia e tatuaggi, il nuovo codice: dalle bandiere alle labbra rosse

Simboli violenti sul corpo: la “moda” usata anche dai giovani boss siciliani

Di Laura Distefano |

«Se l’amore è l’enigma della vita grazie a te l’ho risolto. Il Principe». Questa è la frase tatuata in mezzo a una bandiera a stelle e strisce sulla schiena di un catanese arrestato ormai diversi anni fa in un’operazione antimafia. Il riferimento è legato a Sebastiano Lo Giudice, ‘u carateddu’, da oltre 15 anni dietro le sbarre e al 41bis. Sono molti gli affiliati ai clan dei Carateddi che per ostentare da che parte della barricata stanno hanno deciso di “marchiarsi” con la bandiera americana. A colori o in bianco e nero: sul braccio, sulla spalla, sulla gamba. Meglio se ben visibile. Per non lasciare dubbi sull’appartenenza mafiosa.

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