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L'inchiesta Pandora

Luca Sammartino ricorre in Cassazione per la sospensione dai pubblici uffici

Nessuna sorpresa: l'esponente della Lega in Sicilia impugna la decisione del Tribunale della Libertà

Di Laura Distefano |

Nessuna sorpresa. Luca Sammartino tenta la carta del ricorso per Cassazione. Il difensore, l’avvocato Carmelo Peluso, ha “impugnato” la sentenza del Tribunale della Libertà con cui il 16 luglio scorso ha rigettato l’appello sull’annullamento della sospensione dai pubblici uffici di un anno applicata dal gip nell’ambito dell’inchiesta Pandora. L’ex vicepresidente della Regione – tassello ancora libero anche dopo il rimpastino di Schifani – è accusato di corruzione. Constestazioni da sempre respinti dal leghista. I pm hanno già chiesto il rinvio a giudizio.Sono stati quattro i motivi del “primo” atto d’appello avverso alla misura interdittiva. Il penalista ha «eccepito» inutilizzabilità delle intercettazioni relative alla segreteria politica di via Gabriele D’Annunzio che Sammartino condivide con la compagna, la senatrice Valeria Sudano, in quanto avrebbero «dovuto essere preventivamente autorizzate dalla Camera di appartenenza». Inoltre Peluso ha evidenziato «l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e l’assenza di esigenze cautelari». Su quest’ultimo punto, infatti, Sammartino si è dimesso dai ruoli di assessore regionale e vicegovernatore. Il Tribunale ha rigettato. Ora c’è da aspettare la decisione del la Suprema Corte.

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