serie D
Le pagelle biancazzurre: nel naufragio affondano tutti (ma qualcuno di più)
Dopo il successo dell'Enna per 1 a 0 all'Esseneto
L’Akragas ha perso in casa con l’Enna per 1 a 0 con un gol al 5′ della ripresa di Barile.
DREGAN 4 – In realtà non deve fare niente ma è protagonista in negativo sul gol: non si capisce con Di Rienzo, resta nella terra di nessuno, e ne approfitta Barile che segna. Quindi stavolta decisivo al contrario.
DA SILVA 5,5 – L’Enna non ha grandi occasioni, se escludiamo quella sul finale del primo tempo. Ma nell’azione del gol i centrali biancazzurri si fanno infilare. Doveva e poteva esserci anche lui a dare una mano a Di Rienzo.
RECHICHI 5,5 – In tribuna c’è chi ironizzava: “Almeno non ha fatto un fallo da rigore”. E’ tornato al centro della difesa perché De Marino si è fatto male nel riscaldamento. Non combina disastri ma, come per Da Silva, l’Enna infila l’Akragas in una azione che sembrava innocua.
DI RIENZO 4 – Ha la colpa dell’errore decisivo sul gol ennese. Non si capisce con Dregan che non esce, lui non copre la palla e Barile ci mette la punta che serve a segnare il gol decisivo.
CENTORBI 5,5 (dal 54′) Con lui si passa con la difesa a tre. Ma quando entra la frittata è fatta.
DI STEFANO 5,5 – Ha un avversario duro come Cicirello dal suo lato e non fa una fatica immane a limitarlo. Ma quanti errori tecnici.
SOFRA’ S. V. (dal 64′) dura 9 minuti poi si fa male.
GALIANO S.V. (dal 73′) Entra nel finale quando l’Akragas non ne ha più e si gioca alla viva il parroco.
FERRIGNO 5 – Il ragazzino è finito in un tritacarne. Ha 17 anni e ha i piedi discreti, ma fisicamente è tutto da costruire e in mezzo al caos del centrocampo akragantino che può fare?
VIOLANTE 5 (dal 51′) Avrebbe dovuto dare più peso alla manovra offensiva dell’Akragas. Il problema è che sono i difensori avversari che hanno sempre più peso di lui.
MEOLA 5 – Se il ragazzo dovesse essere giudicato per l’impegno meriterebbe 10. Ma lui è uno che dovrebbe fare legna e lasciare ad altri il compito di modellare il gioco. Vaga per il campo e mette una pezza fin dove può.
PALAZZOLO 5 – Si mangia un gol in apertura, ma è possibile sperare che sia sempre lui a segnare per l’Akragas? E’ bravo a inserirsi ma con l’Enna, se escludiamo quella in apertura di match, non arriva mai alla conclusione. Anche perché a fianco non ha copertura. Insufficiente, ma la colpa non è (solo) sua.
GRILLO 4,5 – Si prende le responsabilità e prova a inventare. Ma ha sbagliato – ma proprio la misura – un numero inaccettabile di cross su calci da fermo. Non può essere lui il Grillo che conosciamo. Sarà il fratello gemello più scarso, altrimenti non si spiega.
LO FASO 4 – Da falso nueve fa danni a se stesso e alla squadra. Non è il suo ruolo e non lo sa fare. Zero tiri, zero conclusioni, mai pericoloso. E per di più anche innamorato del pallone. (dal 86′ PRESTIGIACOMO S.V. )
TUCCIO 5 – Appare quasi ignorato negli schemi offensivi dell’Akragas. Tocca pochi palloni, presenza impalpabile.
BONFATTO 4 – Dieci partite sulla panchina, tre pareggi e sette sconfitte. Per molto meno Giancarlo Betta fu cacciato. Ma almeno il tecnico ragusano aveva l’alibi dell’altro lavoro a Siracusa. Lui non ha scusanti. Il salto in serie D è arrivato troppo presto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA