Il dato
L’abusivismo è ancora una piaga: in Sicilia 46 abitazioni irregolari ogni 100 autorizzate
L'elaborazione di OpenPolis: peggio fanno la Campania, la Calabria e la Basilicata
Sicilia appena sotto il podio nell’abusivismo edilizio con con 45,8 abitazioni abusive ogni 100. Peggio solo la Campania con 48,8, la Calabria re la Basilicata con 47,7.
L’abusivismo edilizio, nella forma di nuove costruzioni o di ampliamento di edifici già esistenti, è purtroppo un fenomeno caratteristico del nostro paese. Oltre a danneggiare la cultura della legalità – rileva OpenPolis – e quindi il vivere civile, favorisce lo sfruttamento dei lavoratori e il proliferare della criminalità organizzata. Ma anche la compromissione del territorio, causando il degrado del paesaggio.
Secondo i dati provvisori Istat, raccolti nel rapporto Bes (benessere equo e sostenibile), ancora nel 2021 sono ancora molte le residenze costruite illegalmente. Addirittuta 15,1 le costruzioni abusive per ogni 100 autorizzate in Italia nel 2021.
La situazione appare estremamente eterogenea da regione a regione. Il sud del paese in particolare è fortemente vessato dal problema dell’abusivismo edilizio.
I dati sono provvisori. L’indice di abusivismo elaborato da Istat è una misura di flusso riferita all’edilizia residenziale, che esprime la proporzione delle costruzioni abusive realizzate nell’anno di riferimento in rapporto a quelle autorizzate dai comuni. Non rappresenta, quindi, la quota di costruzioni abusive sul totale delle costruzioni realizzate nell’anno di riferimento (né sullo stock delle costruzioni). Sono quindi indicate le costruzioni abusive ogni 100 costruzioni autorizzate.
Il tasso di abusivismo edilizio tocca livelli molto bassi nel nord del paese in particolare in Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, dove sono state meno di 4 ogni 100 costruzioni autorizzate. Mentre la regione che riporta la quota più elevata è la Campania con circa 49 abitazioni che nel 2021 risultano essere state costruite senza un permesso ufficiale, ogni 100 regolari. Seguono sotto questo aspetto Calabria e Basilicata (48) e Sicilia (46). I valori di alcune regioni (Piemonte e Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Marche, Abruzzo e Molise, Basilicata e Calabria) sono considerate da Istat in aggregato.
Nel 2021 i reati accertati di abuso edilizio registrati da Legambiente in Italia sono stati 9.490. Dal 2009, la data in cui Legambiente ha avviato il suo monitoraggio, questo dato è aumentato di anno in anno. Tuttavia, non si può dire lo stesso del numero di sequestri né degli arresti. Nel 2021 infatti solo 33 persone sono state arrestate per abusivismo edilizio. Negli ultimi 20 anni il numero di sequestri ha avuto un andamento oscillante, mentre gli arresti sono aumentati solo lievemente e anch’essi in modo discontinuo.
Nel 2021 sono stati appena 33 gli arresti, a fronte di quasi 10mila persone denunciate. Un rapporto che è migliorato rispetto all’anno precedente, quando si sono registrati arresti 22 su circa 13mila persone denunciate, ma che rimane comunque molto basso, anche rispetto ad altri momenti dell’ultimo ventennio. In particolare il 2017, anno in cui il numero di arresti è salito a 48. Con 1.413 persone denunciate e 1.327 reati, anche in questo caso la Campania detiene il triste record regionale (da sola registra il 13,9% di tutti i reati del paese). Mentre come numero di arresti, in numeri assoluti e in rapporto alle denunce, la prima è il Piemonte (13 arresti, circa il 40% del totale nazionale).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA