La Uil: “Assurdo che Catania sia in fascia sismica 2”

Di Redazione / 21 Aprile 2023

«Adesso che una forte scossa ha ricordato a tutti la vulnerabilità del nostro territorio, a dura prova nei secoli, qualcuno si ricorderà dell’assurda classificazione di Catania e di gran parte della provincia etnea in fascia sismica 2. Così la Regione nega fondi necessari al consolidamento di infrastrutture e di edifici, pubblici e privati. Così la politica condanna Catania alla paura». Lo afferma in una nota la segretaria generale della Uil di Catania Enza Meli, che ricorda «la battaglia condotta sin dal congresso del 2018, quando sollecitammo la riparazione di un torto: l’esclusione dalla prima fascia di rischio e dalle relative misure di sostegno pur essendo classificata da tutti gli esperti tra le province maggiormente esposta al pericolo di eventi devastanti». «Da allora a oggi, malgrado i ripetuti segnali raccolti dai sismografi e le sollecitazioni degli esperti, – continua la sindacalista – nulla è cambiato mentre i rappresentanti di questa provincia nelle istituzioni politiche hanno brillato, tranne qualche eccezione, per un cinico e imbarazzante disimpegno. La Regione, intanto, ha rivisto nella precedente legislatura la classificazione di rischio lasciando in fascia 2 la nostra provincia, con la sola eccezione di quattro comuni».

«Sfidiamo oggi parlamentari ed esponenti di Governo, nazionali e regionali – aggiunge Meli – a prendere posizione. Spieghino perché Catania dovrebbe restare in fascia 2, a differenza di molta parte del resto di Sicilia. Appena un anno fa assieme alla segretaria generale della Uil Sicilia Luisella Lionti denunciammo l’incredibile penalizzazione vissuta dai catanesi dopo un altro terremoto registrato al largo della costa ionica e sulla base dell’autorevole analisi del professore Carmelo Monaco, che aveva ricordato gli studi sulla faglia Alfeo-Etna e sottolineato la riattivazione di quella enorme struttura sismogenetica».

Pubblicato da:
Ombretta Grasso
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