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La storia della nobile famiglia Pennisi di Floristella

Terme, hotel, castello: il grand tour faceva tappa ad Acireale

Di Redazione |

La fortuna della famiglia inizia nel 700 con la vendita di tessuti. Il più famoso componente della famiglia  è il barone  Agostino Pennisi di Floristella (Acireale, 17 luglio 1832 – Acireale, 14 agosto 1885)  imprenditore e grande numismatico. I baroni di Floristella, erano proprietari di latifondi in Sicilia e di un'importante miniera di zolfo all'interno del feudo di Floristella, nei pressi di Valguarnera Caropepe, dove oggi è stato istituito l'omonimo parco minerario ed ancora si trova il palazzo baronale dei Floristella.

Nel 1867 si costruisce la stazione ferroviaria, il barone Agostino ne comprende subito l'importanza e decide di investire in quella zona realizzando l'albergo, il castello e le terme arredate con vasche di marmo pregiato: la città viene inserita nel grandi tour di Sicilia. Nella seconda metà del XIX secolo realizzò lo stabilimento dei bagni termali con annesso giardino, aperto nel 1873, e il vicino Grand Hotel des Bains (oggi Villa Pennisi, dove si svolge da alcuni anni un importante festival musicale), con il meraviglioso giardino storico, albergo in cui soggiornarono tra gli altri il Re d'Italia Umberto I di Savoia e la regina Margherita accompagnati dal presidente del Consiglio dei ministri Benedetto Cairoli (17 gennaio 1881), Richard Wagner con la famiglia (20 marzo-10 aprile 1882), Menotti Garibaldi (1873), Federico II, granduca ereditario di Baden, Ruggero Bonghi ed Ernest Renan (1875).

A lui si deve la fabbricazione del palazzo Pennisi di Floristella, in Piazza Lionardo Vigo, ad Acireale, la cui facciata è dell'architetto Mariano Falcini e del Castello Scammacca (dal nome degli attuali proprietari) situato vicino alla vecchia Stazione di Acireale.

Ereditò una vasta collezione di monete greco-sicule e romane che ampliò, seguito dal figlio Salvatore Pennisi Alessi, e che oggi costituisce il Monetario Floristella, formato da migliaia di pezzi rari ed alcuni unici. Parte della collezione è conservata presso il Museo archeologico regionale di Siracusa, mentre altri pezzi sono ancora conservati presso la famiglia. A lui si deve la nascita del Collegio dei Gesuiti.

Dal 1894 è dedicata al barone Agostino Pennisi la Società di Mutuo Soccorso di Acireale. A lui è intitolata anche la piazza della vecchia stazione ferroviaria di Acireale dove prospetta l'ex Hotel des Bains.

Tra gli eredi, ricordiamo anche Paul Pennisi, scomparso nel 2018, che realizzava i suoi quadri con lamine d'oro su tavole di legno, una tecnica imparata dai monaci del Monte Athos in Grecia. Altro nome notissimo è quello di Francesco Pennisi (Acireale, 1934 – Roma, 2000) musicista, compositore, tra i fondatori di Nuova consonanza. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA