Una notte su tre con la temperatura che in cinque capoluoghi su nove in Sicilia non scende mai al di sotto dei 20 gradi. I climatologi le chiamano “notti tropicali” ma il problema è che si tratta di fenomeni estremi che in tutta Italia, geograficamente non ai tropici, sono in netta crescita, con la Sicilia in primissima fila.
Tanto è vero ad esempio che il record italiano – come ricorda Openpolis – è a Messina con 122 notti del 2022 dove la temperatura non è mai scesa al di sotto dei 20 gradi, seguita da Catania, Agrigento e Reggio Calabria con 121 e Palermo con 119. A Palermo nel 2022, rispetto alla media del periodo tra il 2006 e il 2015, il numero di notti tropicali è aumentato di oltre il 25%. La media del Paese è di 58,3 notti tropicali l’anno. In 5 capoluoghi siciliani su nove il dato è oltre il doppio della media nazionale. Un problema che non riguarda solo l’Italia – anche se in Sicilia si cominciano a vedere le conseguenze perché la siccità è sì causata da inefficienze e malgoverno ma i cambiamenti climatici ci hanno messo il “carico” – ma tutto il mondo.
Il 22 luglio scorso ad esempio secondo le rilevazioni del satellite Copernicus si è registrato il giorno più caldo mai registrato sul pianeta: la media della temperatura globale si è assestata a 17,16 gradi superando il record precedente, registrato solo un giorno prima, di 17,09 gradi e quello del 6 luglio del 2023 pari a 17,08 gradi. Questo trend ha suscitato grande preoccupazione dal momento che l’incremento rispetto all’anno precedente è considerato dagli esperti particolarmente importante. Visti gli andamenti, ci si aspetta quindi che nei prossimi mesi e anni ci possano essere temperature ancora maggiori rispetto ai picchi registrati in questi giorni.
Il caldo eccessivo e prolungato – come rileva Openpolis – è uno di quegli eventi climatici estremi che causa una forte pressione ambientale nei centri urbani. La sua misurazione avviene da un lato considerando le temperature medie, indice di un generale processo di riscaldamento, e dall’altro registrando gli eventi anomali come periodi prolungati di caldo o temperature estreme. E uno degli indicatori utilizzati da Istat è appunto quello delle notti tropicali. In Italia sono stati 52 i capoluoghi che nel 2022 hanno avuto valori superiori alla media nazionale (che è di 58,3). Le zone del paese che risultano colpite più a lungo durante l’anno sono le aree del Sud e in particolare, come abbiamo visto, la Sicilia. La nostra Isola peraltro deve spesso fare i conti con fenomeni climatici estremi: l’11 agosto del 2021, è stata registrata ad esempio nel Siracusano la temperatura massima più alta mai registrata in Europa, con 48,8 gradi. In Sicilia oltre a Messina con 122 “notti tropicali”, Agrigento e Catania con 121, Palermo con 119, sopra la media nazionale c’è anche Trapani dove ne sono state registrate 93. Sotto la media del Paese invece Siracusa con 28, Enna con 37, Caltanissetta con 38 e Ragusa con 51.
Per quanto riguarda le previsioni più imminenti sembrerebbe che il gran caldo di queste settimane stia per finire. Per oggi la Protezione Civile nazionale ha valutato un’allerta arancione in Liguria e su parte di Emilia- Romagna e un’allerta gialla in Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Molise, Abruzzo e parte di Sicilia, Calabria, Basilicata, Lombardia ed Emilia-Romagna.
Una depressione nord-atlantica infatti determinerà un rapido cambiamento delle condizioni meteo sul Paese a partire dalle aree nord-occidentali per poi estendersi all’intero territorio entro il 19 agosto. Si prevedono precipitazioni da sparse a diffuse, frequenti temporali anche intensi e localmente persistenti. Ieri alle pendici dell’Etna si sono registrate le prime piogge.
Il dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte ha, quindi, emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. L’avviso già per ieri prevedeva precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Sardegna e in estensione da oggi 18 agosto su Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, specie sui versanti tirrenici.
I fenomeni – secondo la Protezione civile – saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate locali e forti raffiche di vento.