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Judo: l’iblea Savita Russo argento ai Mondiali Under 21

Il talento della Koizumi Scicli del maestro Maurizio Pelligra grande protagonista nella rassegna iridata in Tagikistan

Di Lorenzo Magrì |

Non finisce mai di stupire la judoka iblea Savita Russo. Dopo aver sfiorato il podio ai Giochi di Parigi 2024, quarta con l’Italia nella prova a squadre mista e aver fornito una straordinaria prova a livello individuale, il talento ibleo cresciuta alla Ecodep Koizumi Judo Scicli dove si allena con il maestro Maurizio Pelligra, e dallo scorso luglio tesserata per il Gs Fiamme Azzurre, è salita sul podio in un’altra grande competizione internazionale.

Savita Russo con i genitori, il papà Salvo e la mamma Marica e il maestro Maurizio Pelligra.

A Dushanbe nella Repubblica del Tagikistan, Savita Russo, classe 2005, si è laureata vicecampionessa del mondo Under 21, vincedo l’argento nella finale della categoria 63 kg.

Una prestigiosa medaglia che arriva dopo uno strepitoso percorso di gara, battendo all’esordio la cinese Chen e approdando in semifinale dopo aver superato l’uzbeka Nurulloeva e l’indiana Himanshi Tokas. In semifinale daltro capolavoro contro la giapponese So Morichika e nella finalissima contro la francese Melkia Auchecorne ha sfiorato il colpo pieno. Savita è infatti partita alla grande con un waza-ari messo a segno dopo appena 30″ e a 1’40” dalla fine, la francese ha però pareggiato i conti (1-1).

Savita Russo, classe 2005, in azione

Savita ha poi gestito e difeso un secondo attacco pericoloso e poi c’è stata poi un’azione molto difficile da giudicare, visto e rivisto dagli arbitri. La francese ha infatti rovesciato Savita che ha contrattaccato immobilizzando la francese: waza-ari per entrambi? No, per nessuna delle due e l’incontro è continuato. Al golden score, dopo ben 3′, il punto determinante è stato messo a segno dalla francese, a conclusione di un incontro davvero bello ed equilibrato.

La palermitana Giulia Carnà ha chiuso al settimo posto

In azzurro a Dushanbe anche altri tre siciliani, Sofia Mazzola (48 kg) e Francesco Sampino (60 kg) della Virtus Villabate e l’altra palermitana Giulia Carnà, la formidabile judoka delle Fiamme Oro, cresciuta alla Virtus Villabate con i maestri Fabrizio e Marco Fantauzzo. Giulia Carnà nella categoria 57 kg ha chiuso al settimo posto dopo aver vinto ottimamente i primi tre incontri, poi nella corsa al podio sono arrivati due stop nei quarti contro la giapponese Riko Honda e nei recuperi contro la spagnola Saez Hevia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA