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Giulio e il “lato buono” del web: «Così mi hanno aiutato a laurearmi»

Di Laura Compagnino |

Potrebbe sembrare la storia di un film, uno di quelli che  vanno in onda in prossimità di Natale per farci sentire tutti più buoni. E invece è la storia vera di persone che hanno scelto di festeggiare un momento felice di qualcuno che non conoscono.  L’ambientazione seppure formalmente virtuale, è quanto mai reale, dato che è il popolarissimo gruppo Facebook, “Consegne e consigli a domicilio Palermo”, che conta oltre 16mila iscritti con relativi post quotidiani di ogni genere, dai suggerimenti sui negozi a quelli sui medici, le palestre, le attività ricreative. Normalmente al post iniziale ne seguono altri di commento, in cui gli utenti indicano i loro consigli e ci si ferma lì. Il 4 novembre scorso si è andati molto oltre, in una gara del cuore che continua ancora oggi. «Buongiorno, c’è un ragazzo che si deve laureare la settimana prossima e non può comprare un vestito – scrive una delle iscritte al gruppo – qualcuno ha un abito da uomo da potergli dare?». Centinaia di utenti commentano commossi e inteneriti, quasi 300 persone si offrono non soltanto di regalare l’indumento al ragazzo, ma anche di donargli le scarpe, l’attrezzatura per svolgere la sua professione quando si sarà laureato, la corona d’alloro per il giorno della proclamazione all’Università, il servizio fotografico per immortalare questo giorno indimenticabile, una torta. Oppure la classica busta che contenga una somma in denaro con cui possa acquistare il regalo che preferisce. A quest’ultima idea aderiscono molte persone, parte una raccolta fondi in rete, affidata ai quattro amministratori del gruppo, Anna D’Anca, Paola Pace La Pegna, Tiziana Palma e Pippo Tranchina, che mettono a disposizione un conto corrente per i bonifici e organizzano in poche ore alcuni punti fisici dove consegnare i soldi da regalare. Le somme donate spesso non sono elevate, sembrano sottratte a un bilancio familiare abbastanza ridotto, come si evince dai commenti. Eppure le disponibilità esigue non frenano questi generosi donatori, che entusiasti scrivono: «Potrebbe essere mio figlio, se non ci aiutiamo fra di noi?», sottintendendo in quel “noi” una comunanza di sforzo e impegno, di sudore e pudore, di pagnotta portata a casa con estrema dignità e con grande fatica. Il lato buono della rete esce dalle pagine di Facebook e si concretizza per le vie di Palermo, in una bella cifra, oltre 700 euro, come hanno documentato gli amministratori, persone perbene e dal cuore grande, che in un lungo elenco sulla pagina del gruppo hanno citato uno per uno tutti i donatori, indicandone le iniziali e la cifra che hanno voluto regalare. A quel punto è stato contattato il ragazzo incredibilmente era ignaro di questo tam tam in vista della sua laurea. Giulio, questo il suo nome di fantasia, è molto timido e riservato, non ama le luci della ribalta e sin da piccolo studia per costruirsi un futuro che sia all’altezza dei sacrifici fatti dai suoi genitori per la sua carriera prima scolastica e poi universitaria. Il ragazzo, attraverso gli amministratori del gruppo, ha fatto arrivare questo messaggio a tutti quelli che hanno voluto fargli un regalo: «Ringrazio tutti per i messaggi e le manifestazioni d’affetto che mi hanno commosso. Ho visto tanto amore da tante persone… Mi fa piacere come donare felicità agli altri, con i gesti che sono stati fatti nei miei confronti, possa fare così tanto felice le persone. Questo è caratteristico solo dei cuori puri. Spero di non deludere mai le persone che mi hanno aiutato in questo momento, vi porterò sempre con me: come un pezzo enorme di felicità che ha segnato questo momento così bello della mia vita». Al biglietto, Giulio ha allegato una foto che raccoglieva tutti i messaggi ricevuti, con in primo piano uno scintillante «Grazie». «Ho scelto una scritta colorata – ha voluto sottolineare – perché voi avete portato tanto colore nella mia vita, in un periodo che lo richiedeva particolarmente».

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