IL PERSONAGGIO
“Franco do cemento”, chi è l’uomo che dà il nome al blitz di oggi a Catania: non solo droga, anche summit di mafia ed estorsioni
Francesco Platania già coinvolto in diverse operazioni. E più collaboratori di giustizia hanno parlato di lui
Il nome del blitz scattato stamattina a Catania è ispirato al “mestiere” nel settore del cemento di Francesco Platania, uomo di peso del clan Santapaola-Ercolano anche se in questo caso le contestazioni sono per droga.
Il nome di Platania, soprannominato “Franco do cemento”, diventa noto nel 2009, quando è arrestato dal Ros a Belpasso durante un summit di Cosa nostra convocato dall’allora reggente Santo La Causa. Il capomafia aveva riunito i boss in una villetta per decidere le azioni da intraprendere contro i Cappello-Bonaccorsi. Platania in quella riunione rappresentava San Cristoforo. Attorno al tavolo c’erano Vincenzo Aiello, il braccio finanziario della cosca, Carmelo Puglisi, del gruppo della Civita, Ignazio Barbagallo (diventato poi collaboratore di giustizia), Venerando Cristaldi e Saro Tripoto di Picanello. E c’era anche Sebastiano Laudani, per conto dell’omonima famiglia mafiosa. Santo La Causa dopo alcuni anni ha deciso di diventare un collaboratore di giustizia. Si tratta di uno dei pentiti che ha fatto più male alla famiglia Santapaola-Ercolano di Catania con le sue rivelazioni. E nei suoi verbali è finito anche Francesco Platania, La Causa lo indicava come un esponente del gruppo della “Civita”. Stesso gruppo di Carmelo Puglisi.
Anche Ignazio Barbagallo ha parlato di lui, descrivendolo come ‘esattore’ del pizzo. Nel 2022 è stato coinvolto nell’operazione Sangue Blu ed ha già incassato una condanna in primo grado in abbreviato. Stamattina la notifica infatti a Platania è arrivata direttamente in carcere, visto che è già detenuto per altre ragioni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA