Il parossismo
L’Etna si ferma (per ora): il tremore vulcanico resta medio alto
Conclusa la fase parossistica iniziata il 22 luglio che ha prodotto una nuova copiosa pioggia di cenere su Catania e dintorni oltre allo stop dei voli dall'aeroporto Fontanarossa
Si è conclusa la fase parossistica dell’Etna iniziata il 22 luglio. Si tratta della quarta dal 4 luglio scorso con attività stromboliana che si trasforma in fontana di lava e con l’emissione di nube vulcanica alta diversi chilometri, otto l’ultima. Il tremore interno dell’edificio vulcanico rimane su livelli medio alti. Secondo quanto comunicato dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) osservatorio etneo, le sorgenti del tremore sono localizzate nell’area del cratere Voragine ad una elevazione di circa 2400 m sul livello del mare.
La nuova attività dell’Etna, che ha prodotto oggi una nuova copiosa caduta di cenere vulcanica su Catania e i paesi dell’hinterland, oltre allo stop dei voli da e per l’aeroporto Fontanarossa, si concentra al cratere Voragine, silente da oltre tre anni, la precedente emissione di cenere risaliva del 3 aprile del 2021. Con il materiale lavico accumulato con le ultime eruzione il cratere Voragine ha raggiunto quota 3.369 metri d’altezza superando il cratere di Sud-Est, che deteneva il record dal 10 agosto del 2021 e che ultime stime davano alto 3.347 metri. Quello precedente, che resisteva dagli anni Settanta del secolo scorso, era del cratere di Nord-Est.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA