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Escursioni con Funivia dell’Etna a 3000 metri

In equilibrio sul mondo mentre il vento ti porta via

Di Redazione |

La cadenzata risalita con la cabinovia, l’escursione sino ai Crateri Barbagallo, la vista sconfinata della lava consolidatasi dopo le eruzioni. Solo la Funivia dell’Etna può regalare questi scenari.

D’altro canto, la bellezza del più alto vulcano attivo d’Europa non smette mai di catturare l’attenzione del turista, proveniente da tutto il mondo per seguirne l’attività eruttiva o anche solo per godere dei suoi contrasti. Questo suggestivo frammento del mondo è collocato, non a caso, nell’elenco del patrimonio naturale mondiale dell’Unesco. Perché l’Etna è la straordinaria testimonianza di come la Terra possa evolversi.

Vengono a trovarci tanti turisti, soprattutto stranieri – afferma Francesco Russo Morosoli, il patron di Funivia dell’EtnaIl target è eterogeneo perché si tratta di un’escursione comoda e dunque adatta a tutti. Si arriva in cima con la funivia prima e con un bus fuoristrada poi, fino a 3000 metri. Accompagnati dalla guida alpina sino al bordo dei crateri Barbagallo”.

Noi viviamo alle pendici del Vulcano e spesso, distratti, ne trascuriamo l’imponente presenza. Che ipnotizza invece i visitatori, attratti dalla cenere, dalle colate, dal fumo. Instancabili nel camminare sulla pietra lavica e sulle bocche eruttive spente. Un tempo i turisti erano pochi e salivano a dorso di mulo, guidati dai pastori.

La Funivia Gioacchino Russo Morosoli venne costruita nel 1953. Nessuna compagnia assicurativa è disposta a coprire il rischio di un simile progetto d’impresa. E gli imprevisti del “caso”, in passato, non sono mancati: è stata infatti distrutta e ricostruita per 5 volte (l’ultima nel 2002). Nel versante Sud è la società leader nel campo delle escursioni fino alle zone crateriche autorizzate. Una visione unica del turismo, che l’imprenditore Francesco Russo Morosoli ha ereditato dal padre Gioacchino, a cui è intitolato l’impianto di risalita.

Nel 2023 abbiamo celebrato i 70 anni di fondazione – sottolinea Francesco Russo Morosoli – E non ci fermiamo. Stiamo lavorando all’apertura di un Museo, che sarà allestito nella vecchia stazione, ribattezzata con l’appellativo di Highlander perché rimasta indenne davanti alla furia devastante delle eruzioni che si sono succedute. Il museo sarà poi collegato ad una sala cinema in risoluzione 7D per la proiezione di filmati e documentari”.

In equilibrio sul mondo mentre le raffiche di vento ti spingono a volare. È la sensazione impagabile che ti avvolge quando sei a 3000 metri. E in estate l’escursione al tramonto, rapito dai contrasti cromatici del sole che pian piano lascia la sua casa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA