Due geni catanesi dell’IA hanno trasformato Gerry Scotti in un perfetto Babbo Natale

Di Redazione / 21 Dicembre 2023

Il risultato di un’equazione magica. Il più popolare e amato conduttore della tivù si unisce all’atmosfera dei classici natalizi con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Ed è “Gerry Christmas”. Dietro al successo, l’entusiasmante storia di Enrico Conte e Giovanni Nicolosi. Due ragazzi catanesi che hanno scommesso su se stessi realizzando i sogni che non avevano il coraggio di fare.

Andiamo con ordine. Chi sono i due geni siciliani dell’intelligenza artificiale?
«Giovanni Nicolosi è un catanese di ventisette anni, che ha conseguito un Master in computer grafica e un altro in coding. Ultimati gli studi nell’ambito della programmazione, viene assunto da una software house per la quale lavora ancora oggi. Anche Enrico Conte è un ventisettenne di Catania, che si trasferisce a Milano per fare Economia e poi Data science, specialistica che gli fornisce gli strumenti per comprendere come funziona il mondo dell’intelligenza artificiale e i modelli rigenerativi».

Quando si parla di IA, spesso si immagina una sorta di oracolo in grado di esaudire ogni richiesta.
«Viene percepita come una minaccia, quasi fosse un demone da scacciare. In realtà, si tratta di uno strumento che necessita dell’intervento dell’uomo e del suo lavoro manuale».

da sinistra Enrico Conte e Giovanni Nicolosi

Tutto nasce da un esercizio di stile.
«Abbiamo pensato di creare una pagina che verticalizzasse sul personaggio di Gerry Scotti. Da lì il successo della prima immagine, “Gerry Potter”, a cui fa seguito la decisione di buttare giù le basi di quello che sarebbe diventato il nostro progetto».

“Thousand Gerry”. Ovvero?
«La pagina si sarebbe dovuta chiamare “Million Gerry”, con l’idea di generare un milione di Gerry e pubblicarne uno al giorno. Ma avremmo dovuto impiegare trent’anni. Così decidiamo di ridimensionare il progetto a mille».

Come siete arrivati al popolare conduttore televisivo?
«Cominciando a postare le immagini, tagghiamo Gerry Scotti che, inaspettatamente, inizia prima a seguirci e poi a commentarci. Ci fa i complimenti, si dichiara fan dei nostri lavori e, divertito, ci incoraggia a continuare».

Davvero solo la grande fantasia di due ragazzi?
«Si trattava dell’esigenza di esprimere creativamente le nostre competenze in totale libertà. Non avremmo mai immaginato che poi quel progetto iniziale si sarebbe potuto evolvere in qualcosa di ben più strutturato».

È necessario comunque dare dei limiti alla creatività che, applicata al campo dell’intelligenza artificiale, può essere sconfinata. Quali regole, ad esempio?
«Prime fra tutte il non toccare delle tematiche “calde” dell’attualità e utilizzare un linguaggio snello e privo di qualsiasi tipo di preconcetto: niente politica, né guerra né fatti di cronaca. Semplice intrattenimento, ironia, leggerezza».

Alcune di quelle immagini finiscono a “C’è posta per te”, dove otto milioni di persone vedono le vostre creazioni. Cosa avete provato?
«Apprendiamo che Maria De Filippi aveva scelto alcune immagini create da noi per il servizio di apertura di C’è posta per te, puntata nella quale Gerry Scotti sarebbe stato l’ospite speciale. Grazie a quell’episodio, ci siamo resi conto per la prima volta del potenziale delle nostre produzioni che, al di là del contenuto, avevano un valore intrinseco in termini di bellezza e originalità».

Il successivo sviluppo di una linea di prodotti è un’idea che stuzzica Enrico e Giovanni.
«Cominciamo a fare dei sondaggi nella pagina e il 71% dei votanti manifesta l’intenzione di voler acquistare dei prodotti “Thousand Gerry”. Così contattiamo nuovamente Gerry Scotti per proporgli la nostra nuova idea. Segue un incontro a Milano con il figlio Edoardo e il commercialista, ai quali abbiamo palesato la possibilità di diventare dei fornitori ufficiali di materiale visivo per lo sviluppo della “brand identity” di Gerry, svecchiando un po’ la sua immagine per riproporla anche alla “Gen Z”»

È stato solo a maggio di quest’anno. Da non credere!
«Tornati a Catania, decidiamo di fondare un’agenzia comunicativa, il cui scopo fosse quello della creazione e diffusione sui social di contenuti, congiuntamente a una linea di merchandising di prodotti da vendere al pubblico».

Da simpatici creativi sul web a imprenditori di fatto, che entrano in punta di piedi nel campo dell’intrattenimento.
«Il 21 giugno 2023 firmiamo l’atto costitutivo della società “Thousand Dreams Srls”. Poi l’accordo, nero su bianco, che sancisce una collaborazione ufficiale con il management di Gerry Scotti».

Un “Gerryverso” nel quale espandere le loro produzioni dai contenuti grafici statici a quelli audio-video.
«A settembre lanciamo un nuovo contenitore nel quale proporre dei veri e propri trailer di film, dove tutti i personaggi sono Gerry Scotti, e anche delle canzoni da lui interpretate. Un’ulteriore evoluzione del nostro modello di business, che poi ci ha portato a realizzare anche un cd».

Esce “Gerry Christmas”.
«L’idea nasce nel 2022. Subito dopo il nostro primo post del 18 dicembre, Gerry Scotti ci aveva chiesto una creazione, di lui in veste di Babbo Natale, da pubblicare sul suo profilo social personale. L’album, invece, arriva a distanza di un anno, dopo aver accennato al figlio Edoardo di voler realizzare una follia: l’intelligenza artificiale applicata ad alcuni classici natalizi cantati da Gerry».

Adesso, cosa vi aspettate?
«Grazie al disco “Gerry Christmas” abbiamo avuto la possibilità di spingerci verso territori inesplorati. È stata una sfida ambiziosa, dove le modalità di sviluppo ce le siamo inventate sostanzialmente da zero, perché è la prima volta che viene realizzato un prodotto del genere. L’augurio è che il cd abbia il successo che merita, diventando la base per tutte le nostre collaborazioni future».

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Pubblicato da:
Carmela Marino
Tag: AI Gerry