«Le attività eruttive dell’Etna, ormai da oltre un mese, si legano inesorabilmente all’emissione di cenere vulcanica la quale ha più volte ricoperto numerosi territori, tra cui anche Belpasso». Inizia così il lungo intervento che Carlo Caputo, sindaco di Belpasso, ha inviato alla stampa. Uno “statement” su come l’amministrazione sta affrontando l’emergenza cenere «sin dal primo evento – prosegue – mi sono tempestivamente adoperato per pianificare una specifica rimozione della sabbia. Ovviamente il lavoro è stato ripetutamente vanificato dalle cadenzate attività parossistiche con emissioni di cenere. Le spese sostenute, per questa vera e propria emergenza, sono moltissime e purtroppo ricadono interamente sulle casse comunali», dichiara il sindaco di Belpasso.
«C’è in atto -prosegue – un costante confronto tra tutti i sindaci del comprensorio grazie soprattutto al sindaco di Catania Enrico Trantino che, anche in qualità di sindaco della Città Metropolitana, si è fatto trait d’union tra tutte le istanze dei territori che quotidianamente si stanno misurando con la gestione straordinaria di questo evento, purtroppo non controllabile. Dobbiamo lavorare per arrivare a una gestione coordinata». Ricordando, poi, che l’attività dell’Etna non può essere prevista, conclude: «Siamo consapevoli che il lavoro di ripristino della “normalità dei luoghi” è un lavoro che ha bisogno di tempo ma che è anche incerto, perché l’incognita più grande resta il nostro bel vulcano. L’Etna ci manda segnali che noi possiamo monitorare, per prevedere le sue mosse, ma non ci darà mai la possibilità di evitare o deviare la cenere emessa dalla sua maestosa sommità. In momenti come questi serve la collaborazione tra tutti: amministratori e cittadini».