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Il guasto

Catania, “cascata” d’acqua dal Castello Ursino. Il Comune: «Tubo rotto, risolto in poco tempo»

L'episodio immortalato in video dai passanti che hanno allertato i vigili urbani. Il guasto è stato riparato da un dipendente recatosi apposta in serata sul posto con la struttura chiusa

Di Leandro Perrotta |

La sera del 12 ottobre nella piazza Federico di Svevia è una splendida serata dal clima estivo, senza auto, e con una grande luna in fase crescente a illuminare il Castello Ursino. E da una delle quattro torri zampillava una spettacolare fontana d’acqua. Un episodio immortalato in video da più persone ieri sera nella piazza, ormai pedonale, e gremita di persone come ogni sabato sera. L’episodio è avvenuto intorno alle 20,30 della sera, e risolto circa un’ora dopo, a seguito delle segnalazioni dei presenti. «La perdita è stata causata da a un tubo rotto su una delle torri del Castello, ed è avvenuto purtroppo dopo l’orario di chiusura, le 19,30», spiega il dirigente della Cultura del Comune di Catania, Paolo Di Caro. La segnalazione al Comune è arrivata «dai vigili urbani, e abbiamo subito allertato uno dei dipendenti che conosce bene tutta la struttura che si è recato il prima possibile sul luogo e ha individuato il guasto fermando la perdita d’acqua».

Il Castello Ursino è a oggi il principale sito culturale catanese: il maniero realizzato nel XIII secolo ospita il museo civico, e nel 2024 ha già visto oltre 84 mila visitatori. Presto verrà chiuso per lavori. «Si tratta di oltre 6 milioni e mezzo di euro di intervento, e naturalmente ci saranno anche opere di verifica e ripristino degli impianti, compreso quello idraulico», assicura il dirigente Di Caro.

Nel frattempo continua l’iter per organizzare un referendum contro l’istituzione della Zona a traffico limitato: i cittadini promotori hanno ricevuto lo scorso giovedì dalla Segreteria generale del Comune i moduli per la raccolta delle firme necessarie, quelle del 3% degli aventi diritto al voto a Catania, ovvero circa 7mila residenti. L’eventuale referendum abrogherebbe la relativa delibera di giunta che ha istituito la Ztl solo se al voto si recheranno il 50%+1 dei catanesi. Le operazioni di voto, come scritto dal sindaco su Facebook in un post (poi cancellato) costerebbero comunque alle casse comunali circa 700mila euro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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