Per il politico etneo Luca Sammartino la quinta sezione della suprema corte di Cassazione annulla con rinvio la sospensione dai pubblici uffici. Il ricorso era stato presentato lo scorso agosto dal difensore, l’avvocato Carmelo Peluso, “impugnando” la sentenza del Tribunale della Libertà con cui il 16 luglio scorso ha rigettato l’appello sull’annullamento della sospensione dai pubblici uffici di un anno applicata dal gip nell’ambito dell’inchiesta Pandora su indagini dei carabinieri.

L’ex vicepresidente della Regione – tassello ancora libero anche dopo il rimpastino di Schifani – è accusato di corruzione. Contestazioni da sempre respinte dal leghista, che ha lasciato anche l’incarico da assessore regionale all’Agricoltura. 

Ora la palla passa a una nuova sezione del Tribunale del Riesame di Catania che dovrà rivalutare la posizione di Sammartino, che è stato rinviato a giudizio il 1 ottobre dal gup. Con lui, altri dieci imputati. La prima udienza del processo si terrà il 14 marzo del 2025 davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania.

L’annullamento con rinvio della misura interdittiva è stato commentato dal deputato, che si dice «sereno ribadendo l’estraneità ai fatti». Questo invece il commento del suo legale, l’avvocato Peluso: «L’unica cosa spiacevole della vicenda Sammartino è che otto mesi fa molto probabilmente non doveva essere interdetto. Poi i processi si possono fare».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA