Berlusconi, il funerale di Stato: «Ora incontra Dio». Diecimila persone in piazza Duomo a Milano: lacrime e applausi

Di Redazione / 14 Giugno 2023

Ha avuto poco dopo le 15 Duomo di Milano il funerale di Stato di Silvio Berlusconi. Il feretro è stato scortato, davanti all’altare maggiore da Carabinieri in alta uniforme. La celebrazione liturgica, aperta dal Requiem, è presieduto dall’Arcivescovo di Milano Mario Delpini.

Un lungo applauso ha salutato l’arrivo del feretro nella Basilica. Sulla bara fiori bianchi e rossi. La commozione avvolge la famiglia di Silvio Berlusconi non appena il feretro dell’ex premier arriva davanti all’altare nel duomo di Milano. In lacrime la primogenita Marina, la compagna Marta Fascina e il figlio Pier Silvio che, prima di sedersi, ha abbracciato Maria De Filippi. Barbara e Pier Silvio si sono stretti per un istante la mano.

La folla in piazza

Una folla in silenzio aveva seguito dai due maxischermi allestiti in piazza Duomo il viaggio da Arcore a Milano del carro funebre su cui viaggiava il feretro di Silvio Berlusconi. Poi, all’arrivo in piazza Fontana, a poche centinaia di metri dalla cattedrale, il silenzio si è sciolto in un applauso, lungo ma composto. Le bandiere del Milan portate dalle centinaia di tifosi rossoneri hanno iniziato a sventolare e dalla piazza è salito il coro ”c’è solo un presidente”.

Infine, all’ingresso del feretro nel Duomo, la folla – si stima ci fossero circa diecimila persone, è tornata a farsi silenziosa, un silenzio quasi irreale, mentre decine di persone seguono le esequie di Stato affacciate ai balconi che affacciano sulla piazza.

Le prime parole dell’arcivescovo

“Vivere. Vivere e amare la vita – ha detto l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nel corso della cerimonia funebre -. Vivere e desiderare una vita piena. Vivere e desiderare che la vita sia buona, bella per sé e per le persone care. Vivere e intendere la vita come una occasione per mettere a frutto i talenti ricevuti. Vivere e accettare le sfide della vita. Vivere e attraversare i momenti difficili della vita. Vivere e resistere e non lasciarsi abbattere dalle sconfitte e credere che c’è sempre una speranza di vittoria, di riscatto, di vita”.

“Vivere e desiderare una vita che non finisce e avere coraggio e avere fiducia e credere che ci sia sempre una via d’uscita anche dalla valle più oscura – ha aggiunto -. Vivere e non sottrarsi alle sfide, ai contrasti, agli insulti, alle critiche, e continuare a sorridere, a sfidare, a contrastare, a ridere degli insulti. Vivere e sentire le forze esaurirsi, vivere e soffrire il declino e continuare a sorridere, a provare, a tentare una via per vivere ancora. Ecco che cosa si può dire di un uomo: un desiderio di vita, che trova in Dio il suo giudizio e il suo compimento”.

Ammiratori e detrattori

«Quando un uomo è un uomo politico – ha detto ancora monsignor Mario Delpini -, allora cerca di vincere. Ha sostenitori e oppositori. C’è chi lo esalta e chi non può sopportarlo. Un uomo politico è sempre un uomo di parte».

«Quando un uomo è un personaggio, allora è sempre in scena. Ha ammiratori e detrattori. Ha chi lo applaude e chi lo detesta – ha aggiunto -. Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà».

«Silvio Berlusconi è stato un uomo ed ora incontra Dio»: la fine dell’omelia per Silvio Berlusconi pronunciata da Delpini salutata dai presenti con un applauso.

I familiari

I familiari, gli amici e la compagna di Silvio Berlusconi seguono commossi la cerimonia funebre del Cavaliere. Marta Fascina, che è accompagnata dai genitori seduti nei banchi dietro di lei, ha un completo nero e camicia blu e i capelli raccolti. Accanto a lei Marina, con abito nero e Pier Silvio in completo blu e cravatta grigia. Poi Barbara con giacca e pantaloni neri e un cerchietto nero, Eleonora, in completo nero e che indossa un cappello nero con veletta e Luigi in completo grigio e cravatta nera. Poche file indietro Maria De Filippi con una camicia bianca accanto alla compagna di Pier Silvio, la conduttrice Silvia Toffanin con i figli.

Al termine dei funerali di Stato, sul sagrato del Duomo i figli del Cav, raccolti vicino al feretro per l’ultimo saluto, hanno ringraziato la folla che ha tributato un lungo applauso al leader azzurro. Barbara e Luigi in particolare, ripresi dalle tv, con le mani giunte più volte hanno detto «grazie» all’indirizzo di tutte le persone arrivate in piazza per l’addio al presidente di Fi. Poco dopo il feretro a bordo del van ha lasciato la piazza.

Pubblicato da:
Alfredo Zermo