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Ars, il presidente Galvagno espelle dall’aula il deputato La Vardera: «Qui non siamo alle Iene»

L'episodio al culmine di un botta e risposta con il deputato di ex Sud chiama Nord transitato al gruppo Misto che è intervenuto sulle variazioni di bilancio con toni accesi nei confronti del governatore e di alcuni parlamentari

Di Redazione |

«Lei non conosce le regole minime di un Parlamento, qui non siamo alle Iene. Lei non può fare la morale agli altri deputati, lei non può fare populismo. Ha utilizzato più tempo di quello che aveva a disposizione, adesso gentilmente si accomodi fuori dall’aula». Così il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno al culmine di un botta e risposta con il deputato Ismaele La Vardera (ex Sud chiama Nord transitato al gruppo Misto) che è intervenuto sulle variazioni di bilancio con toni accesi nei confronti del governatore e di alcuni parlamentari.

Il richiamo di Galvagno è arrivato dopo che La Vardera aveva accusato il presidente della Regione Renato Schifani di «fare il moralista sul modo in cui spendere i fondi di questo ddl solo perché sa che non c’è il tempo di finanziare società e associazioni, perché quando nelle scorse leggi si è potuto fare sono stati presentati da alcuni deputati di maggioranza emendamenti a favore di associazioni che avevano domicilio in casa dei genitori; per non parlare del finanziamento alla società nella quale lavora il figlio di Schifani».Invitato a uscire dall’aula da Galvagno, La Vardera è rimasto immobile sul pulpito, continuando a urlare a microfoni spenti e circondato da altri parlamentari che hanno cercato di riportarlo alla calma.«Non si possono accettare lezioni di moralità dall’onorevole Ismaele La Vardera, colui il quale stabilisce principi che per gli altri devono valere mentre per lui no: il reuccio mi sa che in questo caso è proprio lui», ha poi affermato il presidente Galvagno parlando con i cronisti in sala stampa.

«Ha sempre dichiarato in tutte le sedi di non voler mai cambiare le regole in corso d’opera, dispiace ricordare però che proprio lui ha chiesto che questo principio non valesse per lui – ha detto Galvagno – Ne è conferma il fatto che quando è stato eletto vice presidente della commissione regionale Antimafia – dimostrando così che anche lui è figlio degli accordi – abbiamo dovuto modificare il regolamento proprio per farlo rimanere vice presidente. Dispiace constatare ancora una volta che questo parlamentare utilizza il podio come telecamera televisiva».

La Vardera era precedentemente intervenuto in aula anche sul caso dell’uso dell’acqua per fini commerciali. «È assurdo che la nostra acqua pubblica venga utilizzata da aziende private con concessioni trentennali pagate pochissimo, mentre le province siciliane sono praticamente a secco. In questi mesi ho richiesto l’accesso agli atti e chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione dell’acqua in diversi territori. È grave che, a distanza di mesi, io non abbia ancora ricevuto alcuna risposta; per questo motivo ho deciso di presentare una mozione direttamente al presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno, così da chiarire quale sia l’indirizzo politico che i deputati intendono prendere sulla questione dell’acqua e sui diritti dei cittadini siciliani. Non è più possibile tollerare che si faccia business mentre i nostri cittadini soffrono la sete», aveva detto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA