Giovani cittadini, consapevoli, crescono, a partire dai banchi della scuola media. Crescono, disegnano e scrivono ai candidati sindaci di Catania, attraverso colori, foto, riproduzioni, con carta e penna alla mano. Gli alunni dell’I.C. Cavour hanno deciso di scendere in campo presentando un’ipotetica candidatura, chi come primo cittadino, chi come consigliere, coniugando idee a progetti, pensando a quello che per loro potrebbe essere l’ideale utopico della città che li ospita, Catania.
A conclusione di questo progetto, denominato: “Il mio impegno per Catania”, i ragazzi hanno preparato in piena autonomia una lettera insieme ai propri manifesti da far recapitare a tutti i candidati a Sindaco di Catania, segnalando cosa piace e cosa non piace della città in cui vivono. Due paginette di carta scritte a mano che trasudano l’innocenza e lo sguardo attento degli alunni alla realtà che li circonda.
L’idea è venuta a Antonio Caruso che insegna arte e immagine presso l’I.C. Cavour di Catania sotto la guida del dirigente Maria Gabriella Capodicasa. Le prossime elezioni amministrative sono diventate così spunto di una discussione condotta nelle classi insieme ai professori e i giovani “candidati”, puntando sulla ricerca di una città migliore e più vivibile. «In occasione delle elezioni amministrative, abbiamo cercato di capire cosa vuol dire governare una città e come funziona un’elezione», si legge fra le righe della lettera.
Ne è scaturito un progetto con un book ricco di idee, preparato con responsabilità a casa insieme alle famiglie e in classe simulando le richieste al candidato sindaco di turno. Tra i problemi emersi ne sono protagonisti: la mancanza del lavoro, la sicurezza e il livello delle iniziative culturali giudicato insufficiente, una maggiore pulizia in città, il potenziamento della raccolta porta a porta e l’ installazione delle telecamere nei punti meno controllati della città; inoltre credono nell’importanza di ampliare le piste ciclabili, aumentare i mezzi di trasporto pubblico, potenziare i punti d’informazione a favore dei turisti, rimuovere le barriere architettoniche, spazi e luoghi accoglienti per ospitare gli immigrati, spendersi per una città più pulita e più smart con centri culturali e museo aperti anche la sera, maggiore attenzione verso gli animali e l’ apertura di un canile per facilitate le adozioni, lotta al bullismo.
«Con questi dati gli alunni hanno deciso di scrivere e di disegnare un appello ai candidati per la carica di sindaco della città» nella speranza che tutto ciò non venga lasciato nel cassetto come in un bellissimo sogno. «Ancora una volta – spiega la dirigente Capodicasa – i ragazzi hanno dimostrato maturità e senso di responsabilità, hanno centrato gli obiettivi e le priorità della nostra città; hanno avuto il coraggio di esprimere le loro idee a chi ci dovrà governare, senza remore, anzi mettendo in campo l’amore per il proprio territorio e il senso di appartenenza ad esso. Con l’auspicio che vengano ascoltati, non possiamo che augurare la realizzazione dei loro sogni e la possibilità di essere protagonisti nei processi di cambiamento e di miglioramento della nostra città di Catania».