Per la prima volta il presidente ucraino Zelensky si dice disposto a un compromesso

Di Redazione / 08 Marzo 2022

Per la prima volta il presidente ucraino Zelensky si dice disposto a un compromesso ("ma non la capitolazione") con la Russia sulla Crimea e le repubbliche separatiste proclamate nel Donbass. Ma i canali umanitari senbrano ancora fallire: gli ucraini accusano i russi di non aver sospeso i bombardamenti, rendendo impossibile il movimento delle persone. Intanto sarebbe stato raggiunto un accordo per il trasferimento di tutti i Mig-29 polacchi “immediatamente e senza costi” a una base americana in Germania, una mossa che potrebbe preludere alla consegna dei jet all’Ucraina. 
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Biden e Johnson annunciano lo stop totale alle importazioni di greggio e gas dalla Russia. Putin ordina di stilare una lista di Paesi con i quali saranno vietati i movimenti di export e import "per salvaguardare la sicurezza della Russia”. Il divieto riguarderà prodotti finiti e materie prime. Nella Comunicazione RePower, l’Ue propone un piano per sganciarsi dalla dipendenza dal gas russo “ben prima del 2030”.
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Il presidente Xi interviene per prima volta nella crisi: in un colloquio con il francese Macron e il tedesco Scholz, ha chiesto "massima moderazione”. Xi ha spiegato che la Cina «deplora profondamente» la guerra e sostiene il rispetto della “sovranità e integrità di tutti i Paesi”,  ma anche le “legittime preoccupazioni in materia di sicurezza. Tutti gli sforzi per una soluzione pacifica dovrebbero essere supportati”, aggiunge, bocciando le sanzioni ”che avranno un impatto negativo per tutte le parti”. 
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Le prese di posizione contro la guerra hanno “un prezzo” e i cittadini ne devono essere consapevoli. Per fermare l’arbitrio "il ritorno all’indietro della storia e della civiltà” bisogna sapere che le scelte che si prenderanno, e per ora si tratta solo di sanzioni, avranno delle ripercussioni sulla quotidianità di ogni singolo cittadino. E’ il monito di Sergio Mattarella in un 8 marzo dedicato alle donne ucraine. Il leader della Lega, Matteo  Salvini, è stato contestato alla stazione di Przemysl,cittadina polacca vicino al confine con l'Ucraina e tappa del suo viaggio verso i campi profughi ucraini. Lui minimizza: «Siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra». 
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Da inizio febbraio, quando era allo 0,7, l’indice di contagio ora si sta avvicinando a 1, dice il fisico Giorgio Sestili, L'aumento è indicato da tutti i gruppi di ricerca che calcolano gli indici equivalenti all’Rt. Torna a salire nelle ultime 24 ore il numero delle persone positive in Italia: sono 1.011.521, con un incremento di 3.161. Era dal 26 gennaio che non si registrava un aumento giornaliero dei positivi. La variante Omicron rappresenta ormai il 100% del virus circolante in Italia, con le sue tre “sorelle": la BA.1, l’originale, si sta contraendo, incalzata dalla BA.1.1, (36%), e la BA.2 (5%). La terza, BA.3, è ancora molto poco presente.
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Non si ferma la violenza di genere durante la Festa della donna. A Taranto, un 27enne è stato arrestato, accusato di aver violentato e aggredito la sua ex perché non accettava la fine della loro relazione. E due uomini hanno tentato di uccidere la propria moglie, a Brindisi e nel Cuneese, prima di suicidarsi. 
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Giovanni Amico, attuale direttore generale dell’Ast, si è dimesso ieri dall’incarico mentre è in corso una valutazione da parte degli uffici della Regione sul vicepresidente   Eusebio D’Alì, che sta esaminando la sua posizioni nell’ambito dell’ordinanza del gip che ha portato nei giorni scorsi all’arresto dell’ex dg Andrea Ugo Fiduccia e ad altri 15 indagati. Stesso iter era stato avviato anche per Amico, che poi ha deciso di dimettersi. Amico risulta indagato, mentre il nome di D’Alì compare in diverse intercettazioni. La notizia è emersa nel corso dell’audizione dell’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, in commissione Antimafia.
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Ad uccidere Aldo Naro, il medico sancataldese di 24 anni morto il 14 febbraio del 2015 nella discoteca Goa di Palermo, non sarebbe stato un solo calcio alla testa, ma numerosi colpi ricevuti da più persone. Dopo nuove indagini e nuove perizie, una riesumazione del cadavere e una nuova autopsia il gup di Palermo Rosario Gioia ha rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio volontario in concorso Gabriele Citarella, Francesco Troia e Pietro Covello, tre buttafuori che lavoravano nella discoteca dello Zen in cui perse la vita il ragazzo.

Pubblicato da:
Alfio Aperi