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Borgo dei Borghi, vittoria pilotata? I sospetti di Palazzolo Acreide

Di Redazione |

Il secondo posto lascia un po’ d’amaro in bocca, ma la gente a Palazzolo Acreide ha festeggiato lo stesso in piazza. Il centro ibleo siracusano si è classificato al secondo posto nella competizione indetta dai Rai Tre il “Borgo dei Borghi”, la piazza d’onore che nulla toglie comunque a questo splendido luogo sospeso nel tempo, ancorato alla sua storia con feste religiose come San Paolo e San Sebastiano, luoghi da fiaba come l’antico mulino ad acqua Santa Lucia o i resti dell’antica rocca medievale, oltre naturalmente al teatro greco e al parco archeologico.

Ma quel secondo posto, dietro a Bobbio (Emilia Romagna), ha lasciato l’amaro in bocca perché per tanti cittadini che hanno espresso il loro televoto era Palazzolo il “Borgo dei Borghi”, ma poi la giuria di esperti ha ribaltato il risultato del televoto. Una piazza del Popolo gremita fino al limite della capienza da tantissimi cittadini, che tra l’altro partecipavano alla festa autunnale dell’Agrimontana, con in testa il sindaco Salvatore Gallo, hanno atteso il verdetto davanti ad un maxi schermo. Alla fine hanno festeggiato comunque: «Siamo il secondo Borgo più bello d’Italia e il primo in Sicilia». 

Ma oltre a lasciare un po’ di delusione, la vittoria di Bobbio si è portata dietro anche qualche sospetto. Se Bobbio ha vinto, infatti, lo deve ai tre giurati della giuria di qualità Philippe Daverio, Margherita Granbassi e Mario Tozzi. Il borgo siciliano aveva conquistato maggiori consensi nel voto popolare, ma i tre giurati (il cui voto pesava per ben il 50%) hanno dato tutti e tre la propria preferenza a Bobbio. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano, certo non si può sindacare la libera scelta di un giurato. Ma se scopri che uno dei giurati era già in precedenza un grande sponsor di Bobbio, che proponeva il centro della Valtrebbia come “capitale morale” dell’Europa e che per di più era cittadino onorario di Bobbio, la prospettiva cambia e non di poco.

Il 3 aprile 2018 Daverio lancia la clamorosa proposta di nominare Bobbio terza capitale d’Europa, insieme a Strasburgo e Bruxelles. «A Piacenza  – disse – dovrebbe nascere un comitato serio, capace di chiedere che Bobbio venga riconosciuta terza capitale d’Europa, con Bruxelles e Strasburgo. Prima capitale culturale, volendo».

L’8 luglio del 2018 poi Philippe Daverio viene invitato a inaugurare un nuovo spazio espositivo a Bobbio e in quell’occasione riceve dal sindaco Roberto Pasquali la cittadinanza onoraria di Bobbio.  «Sono commosso, ora chiedo anche tasse agevolate per Bobbio. Potrebbe diventare come Montecarlo, anzi meglio, perché a Montecarlo ci sono gli yacht dei ricchi. Qui quattro trattori e due vigne sono più rassicuranti», disse allora il critico d’arte e divulgatore scientifico televisivo. 

Tutti fatti e parole che gettano sicuramente pesanti ombre sull’imparzialità di Philippe Daverio che poi solo con il voto degli altri due giurati avrebbe potuto ribaltare la scelta del pubblico. E così è stato. Essendo un big sponsor di Bobbio in pubblico, Daverio nel segreto della giuria avrebbe anche potuto convincere i colleghi a votare per il centro piacentino, troncando di fatto le gambe a Palazzolo Acreide che aveva invece ricevuto i consensi del pubblico da casa con il televoto.

La produzione e la redazione di Kilimanjaro, il programma di Rai Tre che ha lanciato il concorso del Borgo dei Borghi, non si è ancora espressa sulla questione che immaginiamo possa aver creato un po’ di imbarazzo.  

Chi si è espresso è invece il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvo Gallo, che ancora non ha smaltito la delusione per questo comunque onorevole secondo posto: «Pensavo che partecipare alla trasmissione il Borgo dei Borghi fosse una cosa seria ha detto amareggiato Gallo –  una competizione onesta, una sfida leale, e per questo abbiamo deciso di partecipare. Abbiamo accettato le regole del gioco, convinti che luminari della cultura e della scienza fossero imparziali, luminari al quale in finale è stato affidato il 50 % del peso del voto, 16,66 a cranio, luminari che avrebbero dovuto utilizzare parametri oggettivi e riscontrabili. Pensavamo a una giuria di qualità seria come seriamente tutti noi abbiamo affrontato questo gioco, che tanto gioco non è».

«Siamo abituati alle competizioni e abituati alle sconfitte – ha aggiunto il sindaco Gallo – ma non alle sconfitte con lo sgambetto. Palazzolo Acreide dai luminari giurati ha avuto fatto lo sgambetto. Pazienza, vuol dire che dobbiamo sempre lottare per difendere la nostra terra. Mai più però competizioni col trucco finale e soprattutto dove nella giuria ci sono cittadini onorari dei Borghi in competizione».

Certo, sulla decisione potrebbe aver pesato anche il fatto che la Sicilia in questo concorso ha sempre sbaragliato i concorrenti con i suoi luoghi incantati. Nelle ultime 5 edizioni soltanto nel 2017, è stata una cittadina non siciliana a classificarsi al primo posto: Venzone (Friuli Venezia Giulia). Mentre nelle precedenti edizioni il primo posto era stato appannaggio nel 2014 di Gangi (Palermo), nel 2015 di Sambuca (Agrigento), nel 2016 di Montalbano Elicona (Messina) e nel 2018 di Petralia Soprana (Palermo). 

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