Politica
Il presidente Musumeci torna alla carica: «Il 70% dei dipendenti della Regione è inutile»
PALERMO – «La Regione non era fatta per risolvere i problemi, era fatta per diventare un ‘ammortizzatore socialè. La Regione è stata la più grande industria per 70 anni; si poteva entrare anche senza concorsi, con un biglietto da visita, con una telefonata; questa è stata la Regione siciliana. E non avere il coraggio di dirlo è davvero criminale. Io ho il coraggio di dirlo. Avevamo 19.000 dipendenti: 5000 sono andati in pensione, ne abbiamo 13.000 e il 50% appartiene alla fascia A e B, assolutamente non funzionali a rendere efficiente la macchina regionale». Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, all’evento «Innovation Days» del Sole 24 Ore, dedicato in questa tappa a Sicilia e Sardegna.
«Qui non si fa un concorso dal 1991. Il più giovane ha 58 anni – aggiunge Musumeci -Non è gente digitalizzata, non è gente abituata a lavorare in un contesto assolutamente diverso, competitivo, come richiede oggi la pubblica amministrazione. Ed è con questa macchina che io devo fare i compiti giorno dopo giorno. E se richiamo un dirigente l’indomani ho lo stato di agitazione di tutte le sigle sindacali. Ho detto che l’80% dei dipendenti regionali è assolutamente inutile alle funzioni programmatiche della Regione. Lo ripeto. Anche.se siamo passati dall’80 al 70% grazie al cielo. Il mio obiettivo è di arrivare almeno al 50%».
Critica la posizione sulle ultime dichiarazioni del presidente da parte del M5S: «Il 70 per cento dei deputati regionali inutile? Musumeci si metta d’accordo con se stesso. Se è vero quanto dice, allora ci dovrebbe spiegare perché il suo governo sta preparando la promozione in massa dei dirigenti». Lo afferma il deputato del M5s all’Ars, Giovanni Di Caro. «Sparare nel mucchio – afferma Di Caro – è sempre sbagliato, in quanto si finisce con lo screditare tutti i lavoratori, anche chi lavora con serietà, professionalità e dedizione. Musumeci è l’emblema delle contraddizioni. Spieghi, non tanto a noi quanto ai siciliani, come si conciliano le sue finte dichiarazioni di guerra per procacciarsi facili consensi tra la gente, con la riforma che l’assessorato alla Funzione pubblica sta portando avanti, che prevede la promozione in massa di gran parte delle centinaia di dirigenti regionali dalla terza alla seconda fascia ed alcuni addirittura in prima». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA