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Strage via D’Amelio, Fiammetta Borsellino sarà ascoltata da Antimafia regionale

Di Redazione |

PALERMO – Fiammetta Borsellino, figlia del giudice ucciso 26 anni fa in via D’Amelio, verrà sentita dalla commissione regionale antimafia siciliana il 18 luglio. Lo ha comunicato il presidente dell’Antimafia siciliana Claudio Fava. La data scelta per l’audizione non è casuale: il 19 luglio ricorre l’anniversario dell’eccidio.

“Ci sono due fatti che considero importanti – spiega Fava -. Il primo è che ci sono le motivazioni della sentenza del processo Borsellino quater che ci dicono come intorno a questa vicenda c’ è stato un furto di verità perpetrato per 25 anni e che tutto questo è avvenuto in Sicilia, teatro di collusioni finalizzate a far sì che la verità si allontanasse. Il secondo fatto è che la famiglia Borsellino ha domande da fare e chiede risposte e noi intendiamo farci carico di queste domande e vedere quale possa essere il ruolo della commissione in una vicenda che interroga la coscienza dell’ Italia».

E nei giorni a seguire forse potrebbero essere sentiti anche gli altri due figli, Manfredi e Lucia Borsellino. “Non voglio che la pretesa legittima di risposte – dice Fava – resti solo uno sfogo destinato alla stampa. Stiamo parlando della Sicilia come luogo di incrocio politico-istituzionale-mafioso dove si è definito il destino di Borsellino e il depistaggio”. “La sentenza Borsellino quater – dice Fava – offre spunti e dettagli specifici rispetto a quello che si sapeva”. L’audizione di Fiammetta Borsellino “non vuole essere un’occasione rituale o di cortesia”.

La Commissione ascolterà inoltre i magistrati della Procura di Caltanissetta che all’ epoca indagarono sull’ attentato. Allora in servizio all’ufficio inquirente erano Anna Palma, Nino Di Matteo e Carmelo Petralia. Il capo dei pm Giovanni Tinebra è morto. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA