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Taormina, aggressione a infermiere stoppa accettazione al S. Vincenzo: 4 ambulanze bloccate per un’ora

Di Andrea Rifatto |

TAORMINA – Ancora problemi e tensioni al Pronto soccorso dell’ospedale di contrada Sirina, già teatro di episodi spiacevoli che mettono molto spesso a dura prova l’operato di quanti vi prestano servizio quotidianamente tra mille difficoltà. Nel primo pomeriggio di ieri si è registrata un’altra aggressione ai danni di personale sanitario da parte dei parenti di una paziente ricoverata in astanteria. I familiari della donna, in codice verde in quanto affetta da febbre, lamentavano la lunga attesa nel ricevere cure per la loro congiunta, e ad un certo punto se la sono presa con un infermiere, aggredendolo verbalmente con violenza e ricoprendolo di insulti. Un episodio che non ha fatto altro che fare salire la tensione all’interno del Pronto soccorso del “S. Vincenzo”, al punto che il paramedico ha accusato un malore per l’agitazione.

Nel frattempo l’accettazione è rimasta bloccata, così come quattro ambulanze arrivate nel frattempo da Taormina, Francavilla, S. Teresa e Scaletta, tutti con pazienti in codice giallo, costrette ad attese di oltre un’ora prima di poter consegnare i trasportati e tornare alle proprie postazioni. La situazione si è tranquillizzata solo dopo l’arrivo dei carabinieri e a quel punto l’attività di triage al Pronto soccorso è ripresa normalmente.

Quella di ieri è stata una giornata particolarmente difficile per l’ospedale taorminese: in quattro ore sono arrivate 12 ambulanze del 118, oltre le persone che si sono presentate spontaneamente. Un inferno per medici e infermieri, che chiedono da tempo un potenziamento dell’organico per permettere di lavorare con maggiore serenità e di fare fronte a tutte le richieste dell’utenza, riducendo i tempi di attesa dei pazienti che spesso sono costretta ad aspettare molte ore prima di accedere alle visite. Sotto il profilo della sicurezza, invece, di recente sono state attivate le telecamere di videosorveglianza, che costituiscono certamente un deterrente per arginare il fenomeno delle aggressioni nei presidi sanitari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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