Italia
Coronavirus: scuole e università chiuse, il ministro Azzolina frena
ROMA – Dopo che le più importanti agenzia di stampa nazionali hanno diffuso la notizia della decisione del governo italiano di chiudere scuole e università fino a metà marzo in tutto il Paese, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha precisato che «nessuna decisione sulle scuole è stata presa» facendo anche trapelare la confusione che regna in questo momento fra le autorità sulle misure per contenere il coronavirus.
«Non c’è la chiusura al momento – ha detto la ministra siciliana -. Abbiamo chiesto al comitato tecnico-scientifico una valutazione, un parere se lasciare aperte le scuole o se chiuderle che sia proporzionale allo scenario epidemiologico del paese in questo momento. Questa decisione arriverà nelle prossime ore».
Ecco la notizia battuta dalle principali agenzie di stampa che come si evince dagli orari si sono rincorse per dare subito conto di quanto stava succedendo e che anche noi abbiamo diffuso convinti della decisione definitiva del governo poi smentita dalla Azzolina:
In effetti nella bozza del nuovo decreto del governo sulle ulteriori misure contro l’epidemia non c’è traccia del provvedimento che riguarda scuole e atenei, ma va detto che si tratta al momento solo di una bozza.
L’errore di comunicazione è già stato stigmatizzato delle opposizioni che avevano cominciato a chiedere aiuti per le famiglie: «Smentita della ministra Azzolina sulla decisione della chiusura della scuola? Ma vi rendete conto, prima danno la notizia, poi esce il ministro e dice che non è vero, ma come si può andare avanti così?», ha detto Giorgia Meloni, a un Giorno da Peora, su Radio 1. «Nel giro di 30 minuti hai le famiglie bloccate, gente nel panico – accusa Meloni – magari hanno già allertato i nonni, poi ti dicono che non è vero».
«Finalmente da Roma a Milano tutti hanno preso consapevolezza di quella che è realmente la situazione. Le notizie secondo cui il Consiglio dei ministri ha deciso di chiudere le scuole fino a metà marzo confermano che la linea assunta da subito dalla Regione Lombardia era quella corretta, l’unica per fronteggiare davvero il diffondersi del virus. Ora più che mai bisogna remare tutti nella stessa direzione, senza polemiche per tutelare la salute dei cittadini» aveva invece detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, facendo il punto sull’emergenza Coronavirus.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA