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Il lucroso giro d’affari di Omnia Academy coi finti richiedenti asilo: fatturato quintuplicato

Di Redazione |

AGRIGENTO – «La Omnia Academy di Favara gestiva, con una serie di partenariati con enti locali, i centri d’accoglienza per i richiedenti asilo politico. Dopo gli hotspot dove vengono identificati i migranti, nel momento in cui ci sono i richiedenti asilo la normativa consente agli enti locali di accedere ad un fondo gestito dal ministero dell’Interno, affinché i migranti vengano spalmati sul territorio nazionale. E nelle strutture dove vengono ospitati vengono forniti tutta una serie di servizi per inserirli nella società. La Omnia, secondo i nostri calcoli, ha guadagnato illecitamente almeno un milione e 300 mila euro».

Con queste parole il comandante provinciale della Guardia di finanza di Agrigento colonnello Rocco Lopane ha spiegato il senso dell’operazione che oggi ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore di oltre un milione e trecentomila euro e  a indagre sei persone per «associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di truffe ai danni dello Stato»

In pratica quelli di Omnia Academy «producevano agli enti locali, che a loro volta trasmettono la documentazione al ministero, una serie di false dichiarazioni circa la presenza dei richiedenti asilo. Hanno ottenuto grossi vantaggi economici – ha spiegato – perché hanno documentato la presenza degli stessi migranti in diversi centri d’accoglienza di Agrigento e Caltanissetta. Stiamo parlando di una realtà che è arrivata a fatturare anche 5 milioni di euro all’anno, con circa 90 dipendenti». 

«La Omnia gestiva il maggior numero di richiedenti asilo politico in provincia – ha spiegato il procuratore aggiunto Salvatore Vella che insieme al pm Elenia Manno ha coordinato l’inchiesta -. Il suo fatturato è passato, dal 2013 al 2014, da un milione e mezzo di euro l’anno a 5 milioni. Era una associazione culturale, non era neanche una onlus».

L’indagine nasce – ha aggiunto Vella – da un controllo dell’ufficio Immigrazione della Questura perché risultavano dei richiedenti asilo, che erano stati arrestati, ospiti dei centri di Agrigento e sembrava che firmassero giornalmente i registri per il poket money. Ma in realtà così non era perché erano in carcere da tutt’altra parte d’Italia».

La Guardia di finanza ha scoperto false fatturazioni per acquisto di acqua minerale. «Facendo un calcolo dell’acqua acquistata risultava che la Omnia Academy dava ad ogni migrante – ha spiegato il procuratore aggiunto – 15 litri al giorno di acqua minerale a testa. Così come sono state riscontrate fatture per acquisto di scarpe di marca, da 150 euro al paio, da dare ai migranti». 

«L’immigrazione è un fenomeno complesso – hanno spiegato Vella e Lopane – in cui si intrecciano una serie di fenomeni criminali che partono dallo sfruttamento dei migranti che arrivano in Italia, abbiamo anche frange con pericolo di terrorismo. A gennaio abbiamo fermato un immigrato che si era prestato a far espatriare in Tunisia un presunto terrorista, ricercato in Germania per un tentato omicidio. Quando i migranti arrivano sulla terraferma si creano dei fenomeni criminali legati all’accoglienza, per sfruttare le risorse messe a disposizione». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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