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Rifiuti e scandali, il procuratore Zuccaro: «Carenti i controlli della Regione, non ci vuole un indovino…»

Di Redazione |

CATANIA – «Quello dell’affidamento del servizio di raccolta rifiuti in un Comune, l’ho denunciato più volte, è uno dei settori maggiormente a rischio. E’ un servizio che costa tantissimo alla collettività, ma la cui qualità è pessima e le ragioni si spiegano perche questi servizi vengono affidati a ditte compiacenti dietro la percezione di utilità da parte egli amministratori». Lo ha detto il procuratore della Repubblica a Catania Carmelo Zuccaro ai giornalisti durante la conferenza stampa dell’operazione «Differenziata» , che ha portato all’arresto di quattro persone, tra cui il sindaco di San Pietro Clarenza, per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti.

«E’ talmente evidente l’illegittimità di questi atti – ha aggiunto il magistrato – che, effettivamente, sarebbe bastato un controllo più attento, qualora le autorità amministrative preposte al settore l’avessero fatto, per farlo individuare. Molte volte il ritardo con cui certe magagne vengono scoperte, parlo di gravi illeciti, nasce dal fatto che non c’è un buon controllo amministrativo».

«Non c’è dubbio – ha detto ancora  il procuratore Zuccaro – che vi sono dei settori nella Regione che sono preposti a questo tipo di controlli e non occorre essere particolarmente indovini per capire perché. Se determinati servizi funzionano male e costano tanto, evidentemente qualcosa c’è». 

«Voglio però evidenziare -a concluso zuccaro – il contributo che hanno dato alcuni dipendenti del Comune di San Pietro Clarenza, che si sono recati a segnalare le irregolarità. Questo è il segno, a mio avviso, di qualcosa che cambia, di una maggiore fiducia che si ha nelle Istituzioni. E il nostro compito è quello di essere all’altezza di questa fiducia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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