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Il virologo: «Regioni hanno diversi modi per truccare i dati». La sottosegretaria: «Spero di no»

Di Redazione |

ROMA- «Se un presidente pensa che il successo politico si dimostri non chiudendo la propria regione, ci sono mille modi modi, non dico per truccare i dati, ma per aggiustarli, così da stare sotto soglia». Ad esempio «basta non ricoverare al momento giusto e mandare a casa persone che sono borderline». Così ad Agorà, su Rai 3, Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia dell’Università di Padova, in merito alla possibilità che, con il nuovo dpcm, alcune regioni possano essere poco trasparenti sui dati, per non prendersi la responsabilità delle chiusure.

«”Io voglio credere di vivere in un Paese dove nessun presidente di Regione tarocca i dati» è stata la reazione di Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, quando su oggi a “Radio anch’io” su Rai Radio1 le è stato chiesto un commento alle dichiarazionidi  Andrea Crisanti.

Ma, ha obiettato Zampa, «chi dovrebbe manomettere i dati ne deve rispondere. Sono dirigenti, direttori generali. Voglio credere che nessun presidente arrivi a questo, ma soprattutto escludo che un direttore generale o dirigente si assuma la responsabilità di falsificare dati, perché ne risponderebbe dal punto di vista giudiziario. Voglio credere che nessuno arrivi a questo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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