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Rame di Napoli, volete fare le originali in casa? Ecco la ricetta proposta da Carlo Sichel
Fate la zucca di Halloween e non vi cimentate nei dolci dei morti? È vero che sembrano difficili, ma con l’aiuto di un cuoco catanese doc, Carlo Sichel, eviterete gli errori e avrete grandi soddisfazioni. Ecco i suoi consigli.
«È una ricetta che mi fu data da una signora più di 10 anni fa. L’ho provata più volte ed è spettacolare. Ovviamente come tutte le ricette di tradizione si viaggia molto a vista, nel senso che dosaggi perfetti non ce ne sono. Anche io, per quanto riguarda il latte non dò un dosaggio, perché la quantità è variabile in funzione soprattutto dei biscotti che si usano nell’impasto».
RAME DI NAPOLI
INGREDIENTI | |
Farina 00 | g. 500 |
Zucchero | g. 200 |
Uova | n. 2 |
Strutto | g. 75 |
Burro | g.50 |
Miele | un cucchiaio |
Marmellata di arance | un cucchiaio |
Cacao amaro in polvere | g. 100 |
Chiodi di garofano, vaniglia e cannella macinati | q.b. |
Biscotti secchi | g.100 |
Ammoniaca per dolci | g. 5 |
Latte | q.b |
PER LA COPERTURA | |
Cioccolato extra fondente | g.200 |
Burro | g. 50 |
Esecuzione
Ammollare i biscotti secchi nel latte. Occorre ottenere una “pappetta” fine.
Mescolare tutti gli ingredienti assieme, in modo da ottenere un impasto omogeneo. Aggiungere altro latte a filo sino ad ottenere una crema abbastanza fluida.
Quindi foderare una teglia con carta da forno e sistemare l’impasto a cucchiaiate dando una forma ovale. Cuocere in forno statico a 160° per una decina di minuti.
A parte preparare la cappa di cioccolato. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato extra fondente con il burro mescolando continuamente.
Bagnare le rame capovolte nel cioccolato ancora caldo, trattenendo il biscotto per qualche secondo, e lasciare raffreddare.
Quindi spolverare con mandorle tostate e tritate grossolanamente, oppure con pistacchi tritati oppure per i più tradizionalisti preparare una glassa con zucchero a velo e acqua, da sistemare in un micro sac a poche per ricamare dei disegnini a S sulla cappa di cioccolata.
Criticità
La prima difficoltà potrebbe essere la consistenza dell’impasto. Se troppo asciutta, il biscotto viene fitto. Occorre perciò aggiungere il latte in modo tale da ottenere una crema abbastanza fluida.
La seconda difficoltà potrebbe essere la formatura: occorre tenere presente però che il tipo di impasto, anche se in formatura potrebbe presentare delle increspature nella superficie, si assesta da solo col calore del forno.
La terza criticità può essere rappresentata dalla cappa di cioccolata. Qui dipende dalla qualità del cioccolato che si usa. Eventualmente dovesse risultare troppo consistenze, il che determinerebbe una copertura increspata e non lucida, occorre aggiungere un altro poco di burro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA