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Rischia di soffocare per una caramella salvato da docente che poi si sente male

Di Lorenzo Gugliara |

Scordia (Catania) – Era una manovra che aveva ripetuto più volte nei periodici corsi di formazione sanitaria. Ma una cosa sono le tecniche rianimatorie su un manichino, un’altra quelle su un bambino di 11 anni. Momenti drammatici, interminabili. Pochi secondi che l’hanno vista, suo malgrado, protagonista e soprattutto decisiva per garantire la sopravvivenza al suo piccolo alunno.

E’ accaduto in una classe di I media dell’Istituto Comprensivo “Salvo Basso”. Una normale lezione di matematica da parte di Giovanna Gambera, conosciutissima insegnante scordiense, vicina ormai al pensionamento. Alla seconda ora è la stessa docente a rendersi conto che qualcosa non va. Un bambino, improvvisamente ha un conato di vomito e scappa verso il bagno. E’ la stessa docente a raccontarci quei momenti interminabili: «Nella mia lunga esperienza didattica non era mai accaduto prima. Ho visto scappare il piccolo verso il bagno, ho lasciato la classe e l’ho seguito. Presentava già le labbra cianotiche e difficoltà respiratoria, nell’atteggiamento di chi ha “fame d’aria”. Non ci ho pensato un solo attimo e ho messo in atto la manovra di Heimlich. Il bambino ha avuto un riflesso immediato ed ha espulso una caramella che gli ostruiva le vie aeree». Sul posto è subito arrivata un’ambulanza del 118. I sanitari hanno constatato le condizioni del piccolo che erano buone mentre si è reso necessario il trasporto in ospedale per l’insegnante che nel frattempo ha accusato un leggero malore, dovuto soprattutto allo stress.

Malgrado il consiglio di un ricovero per eseguire alcuni controlli, l’insegnante ha preferito tornare a scuola e potersi dedicare agli scrutini programmati per le ore pomeridiane. Parole di encomio sono giunte dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Valentina Tringali: «Fatti come questi ci dovrebbero far riflettere all’importanza della formazione all’interno degli istituti scolastici, un tema su cui abbiamo posto la massima attenzione mettendo in atto il progetto “A Scuola di Cuore” al fine di formare alunni e docenti».

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