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Catania, conto da 300 mila euro di un’anziana prosciugato, arrestate tre badanti

Di Redazione |

Erano riuscite a carpire la fiducia dell’anziana donna alla quale facevano da badante e tra il 2017 e il 2018 erano riuscite a farsi consegnare denaro e assegni per l’ammontare di circa 300 mila euro. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia di un parente dell’anziana donna. La Procura della Repubblica di Catania ha condotto le indagini delegate alla Sezione di P.G. della Polizia di Stato, che hanno portato all’arresto di tre cittadine rumene, Luminita Fita di 49 anni, e delle figlie Lucretia Elena Fita di 30 anni e Anca Cornelia Fita di 32 anni, rispettivamente madre e figlie.

Il provvedimento di custodia cautelare degli arresti domiciliari è stata emessa dal Gip di Catania. L’accusa è di “circonvenzione d’incapace”. I provvedimenti sono stati adottati al culmine di un’intensa attività investigativa, suffragata da un’analisi certosina della documentazione bancaria acquisita e che ha fatto luce sulla situazione di assoggettamento dell’ anziana donna da parte delle tre cittadine rumene le quali, dopo aver ottenuto la fiducia dell’ anziana e abusando della menomazione della sua facoltà di discernimento, per anni hanno sfruttato il suo «stato di vulnerabilità» per prosciugarle il patrimonio attraverso dazioni di denaro contante, bonifici ed emissione di assegni sui loro conti correnti, atti di disposizione patrimoniale che l’anziana donna, in condizione di normalità, non avrebbe compiuto.

L’anziana donna usciva raramente di casa e quando lo faceva era sempre in compagnia delle badanti rumene che la accompagnavano soprattutto in banca dove era correntista.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA