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Porto Empedocle, stavano erigendo una cappella nel cimitero senza la licenza

Di Francesco Di Mare |

Davvero una beffa per queste tre persone che in origine hanno fatto tutto a modo, presentando la Dia l’otto maggio scorso (dichiarazione inizio attività), iniziandole però per davvero il 17 maggio. Troppo presto, troppo in fretta, senza attendere che dal palazzo municipale arrivasse il via libera con il permesso di costruire.

Quando i vigili urbani hanno effettuato un controllo all’interno del cimitero hanno trovato uno scavo di fondazione delle dimensioni in pianta di 1,60 metri per 4,00, per una profondità di 1 metro e 60 circa. Alla luce della scoperta effettuata il 18 maggio scorso e a seguito del rapporto stilato dal responsabile del settore il Comune ha disposto l’immediata sospensione dei lavori e la messa in sicurezza immediata dello scavo abusivo. Il tutto, in attesa della regolarizzazione del rilascio del titolo abitativo. Parlare di «titolo abitativo» per una cappella dove verranno posizionate salme appare un pò forzato, ma tant’è il burocratese. La posizione delle tre persone interessate a questo scavo abusivo è stata comunicata ufficialmente – come da prassi in questi casi – alla Procura della Repubblica, all’ufficio del Genio Civile di Agrigento, alla Prefettura, all’assessorato regionale Territorio e ambiente e all’Agenzia delle Entrate. Il cantiere intanto rimane aperto, ma con i responsabili che avranno certamente posto rimedio, osservando le indicazioni di metterlo in sicurezza.

Era da tempo che casi di abusivismo edilizio non venivano riscontrati all’interno del cimitero empedoclino, dove negli anni scorsi per sopperire alla carenza di loculi, il Comune diede il via a un ampliamento con project financing del campo santo, con la realizzazione di centinaia di loculi attrezzati e coperti, con servizi utili alle esigenze dei familiari dei defunti.

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