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Sbarchi, Lampedusa “scoppia” con 1500 migranti Sindaco: «Pronto ad azioni clamorose»

Di Redazione |

Lampedusa (Agrigento) – A Lampedusa è ormai piena emergenza. In poche ore sono poco meno di 300 i migranti approdati sulla più grande delle Pelagie, dove l’hotspot è ormai al collasso con 1500 persone. Una condizione aggravata dalle “continue fughe” dalla struttura di contrada Imbriacola. “E’ un fenomeno quotidiano”, dice il sindaco Totò Martello all’Adnkronos. Gli ultimi, circa una quarantina, sarebbero riusciti ad allontanarsi ieri dal centro. E proprio ieri il primo cittadino in una lettera aperta al premier Conte ha puntato il dito contro l’inefficienza dell’Esecutivo. “In queste condizioni il suo governo non è in grado di garantire le norme di sicurezza, non solo sanitarie, sull’isola – aveva scritto -. Quindi, basta con provvedimenti tampone, basta con questo silenzio assordante: lei ed il suo governo non potete tacere di fronte a ciò che sta accadendo a Lampedusa!”.

“Non chiedo chissà quali misure ma che si trasferisca questa gente dall’hotspot che non ha una capienza illimitata e non è una fisarmonica che può allargarsi o restringersi a seconda delle necessità”, dice. Intanto oggi, come conferma il primo cittadino, non ci sono stati trasferimenti. Pare, infatti, che ci siano difficoltà a reperire posti disponibili nelle strutture d’accoglienza delle altre regioni. “O provvedono a svuotare l’hotspot o ci penseremo noi”, aggiunge il primo cittadino, che si dice pronto a “proteste clamorose” nel caso in cui non arrivino risposte da Roma. Intanto, però, il suo appello di ieri sembra essere caduto nel vuoto. “Evidentemente non sanno cosa dirmi oppure devo pensare che siano tutti in ferie…”.

Da Marina di Pisa, dove si trova oggi, intanto al sindaco Martello fa eco Salvini: «Stiamo pensando come Lega di denunciare l’attuale governo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina». «I nostri avvocati stanno studiando una denuncia per favoreggiamento all’immigrazione clandestina» da presentare “verso gli attuali vertici del governo”, ha proseguito aggiungendo: «Ringrazio il sindaco di Trapani e altri sindaci d’Italia che difendono i loro cittadini». Il riferimento è al divieto di sbarco per migranti e personale della nave Aurelia, destinata alla quarantena e con 273 migranti a bordo, imposto dal sindaco della città siciliana. «Io andrò a processo il 3 ottobre a Catania per aver bloccato gli sbarchi, secondo me dovrebbero invece andare a processo coloro che gli agevolano e spendono milioni di euro di denaro pubblico per mettere su una nave queste persone». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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