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Vaccinazioni anti-Covid al via in Gran Bretagna: nel weekend le prime dosi
LONDRA – Sarà il servizio sanitario nazionale pubblico britannico (Nhs) a coordinare la campagna di vaccinazioni anti-Covid che il Regno Unito è in grado di avviare – primo Paese al mondo – dal prossimo weekend, dopo l’approvazione del vaccino Pfizer/Biontech annunciata oggi dall’autorità nazionale indipendente di regolazione e controllo sui farmaci (Mhra).
Secondo il ministero della Sanità, circa 50 ospedali del Paese sono già in standby per un’operazione che si annuncia ciclopica, mentre una rete di centri speciali di vaccinazione è in via di definizione, con la riconversione temporanea e l’utilizzo ad hoc di sale di conferenza e altre strutture d’intrattenimento. Si tratterà della «più grande campagna di vaccinazioni nella storia del Paese», ha sottolineato sir Simon Stevens, amministratore delegato dell’Nhs, assicurando che il sistema è pronto a mettersi in moto.
In partenza la Gran Bretagna disporrà di 800.000 dosi, che diventeranno entro fine anno 10 milioni. Il governo di Boris Johnson ne ha peraltro ordinate entro i prossimi mesi già 40 milioni, sufficienti a consentire la distribuzione (primo vaccino e richiamo) a 20 milioni di persone, nell’ambito di un totale di oltre 360 milioni di vaccini già prenotati da Londra di sei diversi candidati sottoposti a sperimentazione.
La distribuzione inizierà a partire dalle categorie considerate in testa alla lista delle priorità: partendo nell’immediato dagli anziani ricoverati nelle case di riposo, dal personale delle stesse case di riposo, da quello degli ospedali e delle altre strutture sanitarie e da chi lavora nei servizi sociali. Gli aventi diritto saranno contattati personalmente per telefono dall’Nhs.
La conservazione delle dosi del vaccino Pfizer/Biontech – preparato di concezione innovativa fra i più complessi da stivare e trasportare tenuto conto che richiede di essere tenuto in speciali refrigeratori a circa 70 gradi sottozero per garantire la propria efficacia – avverrà anche grazie all’aiuto logistico delle forze armate britanniche: già impegnate nei mesi scorsi nella realizzazione di speciali ospedali da campo anti-Covid e nella campagna di test di massa nel Paese.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA