ROMA, 10 MAR – Quanto emerso dall’incontro ad
Antalya tra il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, e quello
russo, Lavrov, “è molto chiaro. All’Ucraina, praticamente, è
stato negato il corridoio umanitario per portar via i civili da
Mariupol. Questo è il risultato di cui ha parlato il nostro
ministro degli Esteri. Nonostante questo dolore, e sapendo che
già più di mille persone sono morte a Mariupol, i russi hanno
rifiutato di aprire dei corridoi umanitari”. Lo ha detto a Sky
Tg24 Julija Tymoshenko, l’ex prima ministra ucraina. “Lavrov ha
detto chiaramente per i militari russi va tutto secondo i piani.
Potete immaginare di che piani si stia parlando, di ammazzare un
Paese democratico al centro dell’Europa. Loro vogliono raderci
al suolo. Questo è il risultato di questi negoziati”, ha
continuato Tymoshenko.
“I russi non si arrendono, hanno detto che le loro condizioni
rimangono le stesse – ha proseguito -. Non considerano l’Ucraina
uno Stato, sono contrari alla nostra lingua, alla nostra
cultura, alla nostra esistenza, e per questo ci ammazzano. È un
genocidio del popolo ucraino. Non voglio che il mondo pensi che
questo è un attacco solo contro l’Ucraina: bisogna capire che
questo è un attacco a tutto il mondo libero”, ha aggiunto.