In Ucraina continuano i bombardamenti, ma la diplomazia non si ferma. Sono ripresi online i colloqui tra Mosca e Kiev, anche se, praticamente in contemporanea, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba invoca su Twitter l’invio di «tutte le armi necessarie» per «costringere Putin al fallimento».
Il principale negoziatore di Kiev e consigliere presidenziale, Mykhailo Podoliak, ha pubblicato una foto su Twitter dei colloqui in videoconferenza con la delegazione russa e ha definito i negoziati come «difficili», affermando che le due parti stanno delineando le loro «posizioni specifiche».
Ed è atteso a Roma il vertice tra i rappresentanti degli Stati Uniti e della Cina. L’Italia è sempre più mobilitata per ospitare i profughi, con il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che spiega come le Regioni stiano rispondendo «in maniera efficace».
Oggi, spiega, «sono circa 35mila i profughi che hanno raggiunto il nostro Paese, di cui 17mila donne e 14mila minori» e sono già stati «tutti vaccinati, non solo contro il Covid». Ma intanto, continuano a cadere le bombe dai cieli ucraini. Colpito lo stabilimento degli aerei Antonov e non, come si era creduto in un primo momento, l’aeroporto cargo, ora base militare, che si trova a circa 10 km dalla capitale.
Sui social, infatti, erano circolati dei video non verificati dai quali si vedeva una grossa nube di fumo alzarsi in direzione dell’aeroporto e molti media avevano pensato che l’obiettivo fosse stato lo scalo. Ma ad essere colpito è stato anche un condominio di 9 piani a Kiev, nel distretto di Oblon. Il bilancio è di 2 morti, 3 feriti, 15 tratti in salvo dall’ incendio e 63 evacuati.
I media dicono anche che sarebbe morta la donna incinta, che era stata fotografata mentre veniva evacuata dall’ospedale pediatrico bombardato di Mariupol, insieme al suo bambino.
E mentre si sarebbe riuscito a creare un corridoio tra la Crimea e il Donbass, come riporta l’agenzia russa Ria Novosti, per consentire alle truppe in Crimea di unire le forze con i ribelli filo-russi della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR) e avere l’accesso alle città portuali chiave lungo il Mar d’Azov, da Mosca arriva la notizia che si sarebbe reso inaccessibile Instagram.
Mosca, infatti, accusa il social network, di proprietà del colosso Meta, di diffondere appelli alla violenza contro i russi in merito alla guerra in Ucraina. E così, si avverte che in tutta la Russia ci sarebbe il boom dell’utilizzo di Vpn: strumento che maschera il reale indirizzo internet dell’utente consentendo di scavalcare la censura e che garantisce comunque l’accesso ai social interdetti.
Secondo la società di servizi Vpn SurfShark le vendite in Russia di Vpn, si sarebbero impennate dal 24 febbraio del +3.500%.
Ma gli effetti della guerra si riflettono in modo sempre più pesante sull'economia. Con il conflitto in Ucraina, spiega il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, siamo in un «momento tragico». E’ un «grave evento» che solleva «un’ombra di acuta incertezza sull'economia mondiale».
Le Borse asiatiche chiudono con il segno negativo anche per il riacutizzarsi del Covid in Cina: Hong Kong (-4,97%), Shanghai (-2,2%), Shenzhen (-2,5%) e Seul (-0,59%), mentre quella di Milano, insieme alle altre europee, apre in positivo: +1,23%, in vista delle nuove trattative tra Ucraina e Russia e il dialogo tra Usa e Cina.
Accuse di propaganda rimbalzano come sempre da tutti i fronti con il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian che bolla come «disinformazione americana» la notizia che Mosca avrebbe chiesto forniture d’armi alla Cina.