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Turchia: rischia il carcere l’autore dei danni a Santa Sofia
Aperta un'inchiesta su atti vandalici contro l'edificio storico
ISTANBUL, 21 APR – La persona che ha danneggiato la porta imperiale di Santa Sofia a Istanbul rischia dai 2 ai 5 anni di reclusione. Lo ha fatto sapere il capo della direzione provinciale delle fondazioni Hayrullah Cebi rivelando che è in corso un’indagine per determinare l’identità dell’autore degli atti vandalici. “Chi ha commesso questo gesto rischia dai 2 ai 5 anni di carcere”, ha detto Cebi, secondo quanto riporta Hurriyet. L’associazione turca per la storia dell’arte aveva denunciato martedì che una parte della porta imperiale di Santa Sofia era stata danneggiata da ignoti. L’incidente era stato condannato dal ministero degli Esteri greco che aveva parlato di “vandalismo disgustoso”. Costruita nel sesto secolo come basilica cristiana, Santa Sofia è stata convertita in moschea dopo la conquista ottomana di Istanbul nel 1453 ma dagli anni ’30 del ventesimo secolo è diventata un museo che, dal 1985, gode della protezione dell’Unesco. Nel 2020 il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha deciso di riconvertire Santa Sofia in moschea togliendo il biglietto di ingresso e facendo coprire parte dei mosaici cristiani presenti nell’edificio, ritenuti tra i più preziosi esemplari di arte bizantina.