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Trump fa causa all’FBI ma a casa sua c’erano 300 documenti top secret

Di Redazione |

Donald Trump fa causa al governo americano per il blitz dell’Fbi a Mar-a-Lago dove, secondo indiscrezioni, sono stati recuperati oltre 300 documenti classificati. L’ex presidente Usa presenta una mozione al Southern District della Florida, in cui chiede la nomina di uno special master per la revisione e l’esame delle carte perquisite dagli agenti federali nella sua abitazione. 

I documenti depositati al giudice Aileen Cannon, nominata proprio da Trump, contengono una serie di accuse e di rivendicazioni. Il blitz – si legge nelle carte riportate di media americani – è stato dettato dalla «politica» e «alla politica non può essere consentito di avere un impatto sulla giustizia. Trump è chiaramente il frontrunner per le primarie repubblicane per il 2024 e per le elezioni generali del 2024 nel caso in cui decidesse di candidarsi. Al di là di questo, i suoi endorsement nelle elezioni di metà mandato del 2022 sono stati decisivi per i candidati repubblicani».

Il tycoon da parte sua rincara la dose sul suo social Truth, definendo il «raid illegale e incostituzionale» e spiegando che l’azione legale ha come obiettivo far valere i «suoi diritti in merito» a un blitz "non necessario». 

Il Dipartimento di Giustizia si dice consapevole della mozione depositata e sottolinea che risponderà nella sede adeguata. Se Cannon accetterà la richiesta di Trump di nominare uno special master, il processo di revisione dei documenti sequestrati dall’Fbi a Mar-a-Lago si allungherà rallentando anche l’indagine del governo sulla possibilità che abbia ostruito un’indagine federale. In altri casi di alto profilo legati a Trump sono stati nominati special master, per esempio per l’ex legale Michael Cohen. La richiesta di Trump di uno special master non è insolita: il consulente terzo – usato anche l'ex legale di Trump Michael Cohen – è di solito un giudice in pensione, che rivede le prove raccolte e determina se sono protette o meno dal privilegio avvocato-cliente. Secondo Cnn quello che non è comune nella richiesta di Trump è il fatto che la mozione sia stata presentata dopo due settimane dal blitz dell’Fbi. Questo potrebbe segnalare un disaccordo dietro le quinte fra gli avvocati su come procedere. 

L’azione legale di Trump arriva mentre si avvicina la scadenza fissata da Bruce Reinhart, il giudice della Florida che ha autorizzato il blitz dell’Fbi, per la presentazione da parte del Dipartimento di Giustizia degli omissis per l’affidavit della perquisizione a Mar-a-Lago. Reinhart ha concesso al Dipartimento di Giustizia fino a giovedì per presentare gli omissis che ritiene necessari per la pubblicazione del documento. Nel ribadire la sua volontà a rendere pubblico l'affidavit, Reinhart ha però ammesso di «non poter dire al momento se gli omissis» del Dipartimento di Giustizia saranno così ampi da rendere la diffusione «priva di senso».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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