PECHINO, 03 MAR – A Taiwan non seguirà la stessa
sorte dell’Ucraina: l’ex segretario di Stato Usa Mike Pompeo,
incontrando a Taipei la presidente Tsai Ing-wen, ha detto che
“se qualcuno di noi si sbagliava o si accontentava del rischio,
credo si debba ora guardare a cosa succede in Europa per vedere
la necessità di una leadership profonda e concertata da parte di
quelli che amano la libertà”.
Pompeo, impegnato in una visita di quattro giorni nell’isola,
ha ricevuto da iTsai l’Ordine della Stella Brillante con il Gran
Cordone, tra le massime onorificenze dell’isola, per il
contributo al rafforzamento delle relazioni bilaterali,
provocando una durissima reazione di Pechino.
Il Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista
cinese, ha definito oggi Pompeo “un famigerato” politico
anti-cinese, “orgoglioso di mentire e ingannare gli altri”
quando era in carica. “La collusione con forze esterne non può
portare sicurezza o benessere al popolo taiwanese”, ha aggiunto
la testata a proposito del suo viaggio. La Cina ha sanzionato
l’ex capo della diplomazia Usa con altri 27 funzionari
dell’amministrazione di Donald Trump a fine incarico, a gennaio
2021, per le ripetute critiche e politiche contro il Paese e il
Pcc, e per l’aiuto offerto a Taiwan che considera una parte
“inalineabile” del suo territorio da riunificare anche con l’uso
della forza, se necessario.
Nell’incontro avuto presso la residenza presidenziale,
secondo i media locali, Tsai ha ringraziato Pompeo per il
sostegno di lunga data: “La visita di un buon amico attesta la
forte amicizia tra Taiwan e gli Stati Uniti”, ha detto.
L’ex capo della Cia, indossando una mascherina con le
bandiere di Usa e Taiwan, ha detto di essere orgoglioso dei suoi
successi negli sforzi per normalizzare le relazioni con Taiwan,
incluso l’invio di funzionari statunitensi in visita.