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Svizzera: al voto domenica su pensioni e allevamento intensivo

3 i referendum, uno propone aumento dell'Iva a sostengo pensioni

Di Redazione |

GINEVRA, 24 SET – Riforma delle pensioni, con la proposta di innalzare l’età di pensionamento delle donne a 65 anni, benessere degli animali, con un testo che intende vietare l’allevamento intensivo e fiscalità delle imprese: sono i tre temi su cui l’elettorato svizzero è chiamato ad esprimersi domani a livello federale. La riforma sulle pensioni, tema particolarmente dibattuto durante la campagna in vista delle votazioni, prevede da un lato un incremento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) per generare entrate supplementari a favore del sistema pensionistico, e dall’altro una modifica dell’attuale legge per inserire l’aumento dell’età di pensionamento delle donne da 64 a 65 anni. La modifica, approvata dal parlamento, è contestata dalla sinistra e dai sindacati che hanno lanciato un referendum. Per l’entrata in vigore è necessario un “sì” ai due quesiti. (Iva e legge). Altro tema in votazione piuttosto combattuto, è quello sul divieto degli allevamenti intensivi, richiesto da un gruppo di associazioni attraverso un’iniziativa popolare. Il governo si oppone all’iniziativa affermando che la Svizzera già dispone di una legge sulla protezione degli animali fra le più severe al mondo. L’iniziativa vuole che la tutela della dignità degli animali da reddito quali bovini, polli o suini sia sancita dalla Costituzione e in caso di accettazione, la Confederazione sarebbe obbligata a stabilire requisiti minimi più severi in materia, riguardanti tra l’altro l’accesso a spazi esterni, la macellazione e le dimensioni massime di animali per stalla. Gli ultimi sondaggi indicano che a tre settimane dalla votazioni la riforma delle pensioni raccoglieva il favore di una maggioranza del 59% (in calo di 5 punti rispetto a un precedente sondaggio), mentre per l’iniziativa contro l’allevamento intensivo il 52% delle persone che hanno risposto al sondaggio si è detto contrario al testo. Gli Svizzeri si esprimeranno infine su un referendum lanciato contro una modifica di legge che prevede di abolire la tassa preventiva sulle obbligazioni svizzere e quella sull’acquisto e la vendita di titoli.

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