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Sudafrica: Anc torna a riunirsi su caso del presidente Ramaphosa
Leader politico sotto pressione per presunti fondi neri
CITTÀ DEL CAPO, 03 DIC – Tornerà a riunirsi già lunedì mattina il Comitato esecutivo nazionale (Nec) del partito di governo sudafricano che sta affrontando il caso del proprio leader e presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, sull’orlo delle dimissioni per una questione di presunti fondi neri nascosti in un divano. Dopo una riunione d’emergenza durata solo mezz’ora ieri, il Nec dell’African national congress (Anc) ha annunciato oggi una sessione del “Comitato di lavoro” (Nwc) per domani alle 14 e un proprio nuovo incontro il giorno dopo alle 10, alla vigilia di una seduta del parlamento convocata per martedì. I vertici del partito al potere dall’inizio dell’era democratica post-apartheid stanno scegliendo la linea da seguire dopo la pubblicazione, la settimana scorsa, del rapporto di una commissione parlamentare che accusa il presidente di “violazioni ed errori” nella gestione del furto di almeno 580 mila dollari subito in un suo allevamento. Il sito News24 rivela che, dopo essere stato sull’orlo delle dimissioni, Ramaphosa è stato convinto da suoi sostenitori a non rinunciare alla battaglia politica e ha incaricato avvocati di esaminare il rapporto che lo accusa di aver violato la costituzione. L’arcivescovo Anglicano Thabo Makgoba, la figura religiosa più importante del paese, ha detto che “se il presidente dovesse perdere il sostegno politico prima che venga presa una decisione definitiva sulla sua condotta, chiedo l’istituzione di un governo di unità nazionale diretto da una figura (…) rispettata che possa garantire la stabilità al paese fino alle prossime elezioni”, riferisce il sito Ewn. Dal canto suo Paul Mashatile, tesoriere del Anc, riferendosi al nome della tenuta dove avvenne il furto ha detto a giornalisti che “dobbiamo concordare una strategia prima che il parlamento si riunisca per discutere di Phala-Phala martedì”.